27 Dec, 2022 - 19:04

Russia, stop all'export di petrolio ai Paesi con il price cap: decreto al via da febbraio 2023

Russia, stop all'export di petrolio ai Paesi con il price cap: decreto al via da febbraio 2023

La Russia si prepara ad ufficializzare lo stop all'export di petrolio ai Paesi con il price cap. La conferma è arrivata dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto che entrerà in vigore a partire dal 1° febbraio 2023. Un documento che, secondo l'agenzia Ria Novosti, congelerà le esportazioni qualora i contratti indichino, direttamente o indirettamente, un tetto al prezzo.

Da Mosca arriva dunque la risposta al price cap, introdotta, secondo il testo del decreto, "in relazione alle azioni ostili e contrarie al diritto internazionale degli Stati Uniti, degli Stati stranieri e delle organizzazioni internazionali che vi hanno aderito".

Russia, stop all'export di petrolio ai Paesi con il price cap: il decreto sarà in vigore fino al 1° luglio

Effettivo da inizio febbraio 2023, il divieto di approvvigionamento di petrolio sarà valido fino al 1° luglio. Compito del governo di Mosca sarà fissare la data per il divieto di fornitura di prodotti petroliferi. Sempre secondo l'agenzia russa, nel decreto è presente una clausola che consente a Putin di annullare il divieto in casi speciali.

Il price cap per il greggio russo era entrato in vigore dallo scorso 5 dicembre, a seguito della decisione di paesi del G7, Unione Europea e Australia, che avevano concordato il prezzo massimo di 60 dollari al barile. Una misura con l'obiettivo strategico di fermare gli sforzi militari russi in Ucraina, impoverendo le casse statali russe.

In seguito all'ufficializzazione del limite al prezzo del petrolio, il ministro delle finanze russo Anton Siluanov aveva parlato di un possibile deficit di bilancio più ampio del previsto 2% del PIL russo nel 2023. Un problema per Mosca che spende molto per la sua campagna militare in Ucraina. Tuttavia, secondo alcuni analisti il price cap potrebbe avere un impatto più limitato del previsto sulle casse del Paese guidato da Putin: proprio il presidente russo aveva sottolineato come il tetto al prezzo fosse una "misura stupida".

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Se l'Europa non vuole godere dei vantaggi del gas russo a basso prezzo, ci sono altri Paesi.
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Giuseppe Spagnuolo
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