28 Dec, 2022 - 11:49

Guerra in Ucraina, città di Kherson sotto attacco russo. Peskov: "No piano di pace con Kiev"

Guerra in Ucraina, città di Kherson sotto attacco russo. Peskov: "No piano di pace con Kiev"

L’attacco delle forze armate russe contro la città di Kherson non accenna a placarsi. Nelle ultime 24 ore sono stati lanciati almeno 33 razzi. Intanto, centinaia di civili stanno fuggendo spaventati dai bombardamenti. Ecco le ultime notizie sulla guerra in Ucraina.

Attacco su Kherson, 400 residenti abbandonano la città

In seguito ai recenti bombardamenti, circa 400 persone stanno lasciando la città meridionale di Kherson. Code di macchine si formano ai posti di blocco in uscita dall'area metropolitana. A riferirlo è la Bbc, la quale ha pubblicato le foto delle auto in fila il 25 dicembre.

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Prima i russi ci bombardavano da sette a 10 volte al giorno, ora sono 70-80 volte, tutto il giorno. È troppo spaventoso. Amo l'Ucraina e la mia cara città. Ma dobbiamo andare.

Ha raccontato una donna partita in treno con la famiglia.

L'esercito russo questa mattina sta prendendo di mira anche la città orientale di Kharkiv. Il sindaco Igor Terekhov su Telegram ha scritto:

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Kharkiv è sotto tiro. Chiedo a tutti di rimanere nei rifugi e di osservare le misure precauzionali.

Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime e danneggiamenti.

Kiev: "Comando russo ha lasciato Kreminna nel Lugansk

Il comando russo ha lasciato la città Kreminna, nella regione di Lugansk, dove sono in corso intensi combattimenti. Anche i civili russi che si trovavano nella città sono fuggiti. A renderlo noto è il governatore regionale in esilio Sergii Gaidai, il quale ha affermato che la liberazione di Kreminna aprirà la strada alle forze armate ucraine a Starobilsk, o in direzione di Rubizhny e Severodonetsk. 

Stando alle parole di Gaidai, la leadership militare dell'esercito di occupazione si è trasferita in altri insediamenti occupati e i civili russi stanno tornando nel territorio della Federazione.

Guerra in Ucraina, Medvedev: "I russi che vogliono la sconfitta, banditi a vita"

Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha lanciato un monito: i russi che vogliono la sconfitta della cosiddetta operazione militare speciale lanciata da Mosca in Ucraina sono dei ''traditori'' e vanno considerati come ''nemici dello Stato e della società'', tanto da essere ''banditi a vita'' dal Paese. Su Telegram, Medvedev ha anche detto che il ritorno dei ''traditori sarà possibile solo dopo amnistia o pentimento pubblico''.

Peskov: "Piano di pace con Kiev? Non senza l'ingresso di nuove regioni in Russia"

Nel frattempo, il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov, ha confermato che Vladimir Putin farò il suo consueto discorso di Capodanno il 31 dicembre alle 23.55:

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Non diciamo mai come e quando vengono registrati gli auguri di Capodanno del presidente, posso solo dire che il presidente si rivolgerà tradizionalmente ai russi a mezzanotte e si congratulerà con loro per il prossimo anno nuovo. Ogni discorso di capodanno del presidente, ovviamente, porta l'impronta dell'anno passato e contiene i messaggi principali per l'anno che è iniziato. Questa volta sarà lo stesso.

Poi, ha rincarato la dose rispetto ad un possibile 'piano di pace' con Kiev. Ipotesi, ad oggi, remota:

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Ancora una volta non può esistere un 'piano di pace' per l'Ucraina che non tenga conto delle realtà odierne, con il territorio russo, con l'ingresso di quattro nuove regioni in Russia. Nessun piano che non tenga conto di queste realtà può pretendere di essere pacifico
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Giulia Danielli
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