Con grande abilità e sangue freddo una giovane pilota di 22 anni è riuscita a compiere perfettamente un atterraggio d'emergenza del piccolo aereo su cui viaggiava insieme al fratello e alla sua fidanzata: il velivolo, partito dal Trentino e diretto a Belluno, ha accusato un'avaria a circa 2.000 metri di quota, prima della manovra di salvataggio all'altezza del monte Lagorai (in val di Fiemme).
I ragazzi, feriti ma illesi, si sono poi riparati in un bivacco lì vicino e hanno prontamente chiamato il 112. Poco dopo sul posto si è palesato l'elisoccorso alpino di Trento, in coordinamento con la Centrale unica di Trentino Emergenza e con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino e Speleologico. Tutti e tre si trovano ora ricoverati per accertamenti in codice rosso all'ospedale Santa Chiara di Trento ma sarebbero coscienti e non in pericolo di vita. Visibili i segni delle schegge causate dall'esplosione in frantumi dei vetri.
Silvia De Bon è la giovane protagonista dell'incredibile salvataggio tra le montagne del Trentino, che ha consentito all'aereo da turismo su cui viaggiava di limitare i danni causati da un'avaria al motore. Insieme a lei il fratello Mattia, 27 anni, e la sua fidanzata, Giorgia Qualizza, di 28.
Nella concitazione del momento, con il velivolo che continuava a perdere potenza e di conseguenza anche quota, la 22enne ha individuato con estrema rapidità un punto in sicurezza per cercare di compiere l'atterraggio di emergenza. Manovra poi confezionata alla perfezione permettendo ai passeggeri di cavarsela con qualche graffio in una situazione potenzialmente molto pericolosa.
L'episodio, accaduto nel tardo pomeriggio di mercoledì intorno alle 16.25, è stato poi seguito dall'intervento dal nucleo elicotteri della Provincia autonoma di Trento, che insieme al nucleo Saf (Speleo Alpino-Fluviale) del corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento ha messo in sicurezza l'area svuotando il serbatoio e ancorato il velivolo a un grosso masso per mantenerlo immobile. Il velivolo è stato posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza del Soccorso Alpino per ulteriori accertamenti, di conseguenza il suo trasferimento a valle non è stato ancora programmato.
La ragazza, che lavora a Cortina d'Ampezzo nel ramo del turismo, è stata poi raggiunta dal Corriere della Sera per un'intervista. Originaria di Longarone, nel bellunese, la 22enne era al volante di un Piper Pa28, un tipico aereo turistico, e rivive quei momenti di tensione spiegando che la sua unica preoccupazione era quella "di appianare l’aereo al pendio, perché se avessi mantenuto la traiettoria sarei andata a schiantarmi e avrei distrutto il muso con conseguenze drammatiche. per fortuna ci sono riuscita".
Il fatto è di per sé ancor più eclatante se si considera che lei stessa ha dichiarato di aver perso i sensi poco prima dell'impatto con la neve. L'incidente non sarà comunque sufficiente a spezzare il suo sogno di diventare pilota di aerei di linea. Solo pochi giorni fa aveva conseguito un importante brevetto in una prestigiosa scuola di aeronautica della Florida.