Si conoscerà tra pochi giorni il testamento spirituale lasciato ai fedeli da Papa Ratzinger. La sua memoria è infatti contenuta nel libro "Nient'altro che la verità", scritto dall'arcivescovo Georg Gänswein, suo segretario fidato, per Piemme. La prefazione è stata scritta da Saverio Gaeta, giornalista vaticanista.
"Rimanete saldi nella fede e non lasciatevi confondere!" è il riassunto del suo lascito svelato in anteprima da alcune testate giornalistiche.
A poche ore dalla scomparsa di Papa Ratzinger, conosciuto come Benedetto XVI°, è stato pubblicato in anteprima un estratto del suo testamento religioso, il cui testo integrale sarà contenuto, come detto, nel libro in uscita agli inizi di gennaio.
L'invito e il monito ai fedeli è quello di seguire la via di Dio, quella della verità, rappresentata materialmente dalla guida della Chiesa. Il testamento spirituale è stato scritto direttamente da Joseph Ratzinger nell'estate del 2006 e pare che non sia mai stato modificato successivamente. Alcuni dei suoi collaboratori più stretti, parlando di un volume breve, scritto nella sua lingua natale, il tedesco, così come il testamento materiale. Nei ringraziamenti è inclusa anche la sua famiglia, Papa Bergoglio e la sua terra natia, la Baviera.
Prosegue intanto la processione di fedeli che hanno deciso di omaggiare il Papa emerito con una preghiera sul sagrato di Piazza San Pietro. Volendo si può accedere anche all'interno della Basilica, sebbene molti abbiano scelto di fermarsi prima dell'area delimitata dalle transenne. Nel frattempo, continuano ad arrivare le parole di commiato da parte dei membri delle Chiese europee: il cardinale e arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, il capo della Conferenza episcopale tedesca, Georg Baetzing, il quale lo ha definito "teologo brillante", e ancora l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby. Tra i messaggi di cordoglio spicca anche quello di Vladimir Putin, che ha riconosciuto il ruolo di Benedetto XVI° quale "ponte tra la chiesa cristiana e quella ortodossa".
In attesa dei funerali, non subisce variazioni l'iter di Papa Francesco: fonti vaticane hanno confermato la celebrazione dei Primi Vespri e successivamente del Te Deum a partire dalle 17.