Terremoto Roma Capodanno oggi, il 2023 si apre con un lungo sciame sismico che ha coinvolto soprattutto il centro-sud: colpita dal terremoto anche la Capitale dove è stata registrata una scossa intorno alle 14.10 di magnitudo 3.6 secondo la scala Richter. Secondo il criterio di classificazione, si tratta di un "evento molto leggero" che tendenzialmente non causa danni a cose o persone.
La stima provvisoria comunicata dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) per il terremoto a Roma di oggi Capodanno è stata inizialmente compresa tra i 3.1 e i 3.6 della scala Richter, con una stima più precisa in seconda battuta di 3,3/4. L'epicentro è nella zona comune di Guidonia, nell'area metropolitana nord della capitale (dove è stato chiaramente avvertito dalla popolazione) con una profondità di 9 km. Diverse le segnalazioni dai quartieri della periferia nordorientale romana, da San Giovanni alla Tiburtina, ma anche nella zona di Tivoli. Sono in corso accertamenti per valutare eventuali danni.
Come detto in apertura, il terremoto di Roma rappresenta la punta dell'iceberg di un lungo sciame sismico iniziato all'alba. Intorno alle ore 11.05 i sismografi dell'Osservatorio Vesuviano hanno registrato una scossa di magnitudo 1.6 con epicentro preliminare a Pozzuoli. L'area dei Campi Flegrei è stata oggetto di oltre 100 movimenti tellurici nelle ultime due settimane, tutti di intensità inferiore al grado 2 della scala Richter.
Nella giornata di giovedì 29 dicembre si erano registrate ben 14 piccole scosse in poco meno di due ore intorno all'area della Solfatara, quella più attiva nella cintura dei Campi Flegrei. Il sindaco e le forze dell'ordine avevano allertato la cittadinanza della possibilità di udire boati improvvisi, poi effettivamente uditi in prossimità dell'epicentro.
Quasi contemporaneamente si registrava una scossa di terremoto di magnitudo 2.8 e profondità 3 km a Ragalna, in provincia di Catania. Nella giornata di ieri l'attività sismica si era concentrata nell'area romagnola di Cesenatico, con due scosse di magnitudo 2.3 intorno alle 9.30 di mattina a una profondità di 10 km.
Eventi che maturano a breve distanza da quelli rilevanti avvenuti nel Mar Tirreno giovedì 29 dicembre. L'epicentro è stato localizzato a 70 chilometri dalle coste calabresi e quelle salernitane, toccando una punta di 4.1 di magnitudo.