Dopo l'allarme lanciato dal Financial Times, Guido Crosetto attacca la Bce. Intervistato da La Repubblica, il ministro della Difesa interviene a proposito del report stilato dal quotidiano finanziario britannico, che sottolineava come, secondo un plotone di economisti, l'Italia sia il Paese dell'Eurozona più esposto a una crisi del debito in vista dell'imminente aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.
Secondo il ministro, il giudizio paventato dagli economisti "è lo stesso da anni", considerato l'annoso ed elevato debito pubblico italiano: un fattore che negli ultimi anni non ha inciso "perché c'è stato il whatever it takes di Draghi".
In mancanza di quelle "tutele esterne" che hanno aiutato l'Italia negli ultimi anni, insomma, le condizioni economiche del Paese non possono che essere compromesse. Secondo Crosetto, senza inflazione e tassi si sarebbero fatti maggiori investimenti nell'economia e si sarebbero scongiurati l'aumento delle accise sulla benzina o il taglio della rivalutazione di alcune pensioni.
E in risposta alla domanda sulle alternative al rialzo dei tassi che la Bce potrebbe prendere in considerazione per contrastare l'inflazione, il ministro ha le idee chiare.
Se dall'Eurotower rivendicano l'indipendenza sulle decisioni prese, Crosetto dice di "rispettare la loro indipendenza", ma di avere "il diritto di dare un giudizio critico sulle loro scelte, esprimendo un'idea da libero cittadino".
Il ministro conclude preannunciando "un ulteriore aumento dell'inflazione", dovuto "all'effetto Covid che arriva dalla Cina": "provocherà dei nuovi blocchi nelle catene di fornitura. Una diminuzione dell’offerta, a parità di domanda, farà aumentare i prezzi".
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