Una potente bomba ciclonica si è abbattuta sulla California nella serata di mercoledì, colpendo lo Stato con forti acquazzoni e venti oltre i 120 km/h in arrivo dall'Oceano Pacifico.
Il sistema di tempesta a bassa pressione si sposterà nelle prossime ore verso la fascia costiera portando folate di vento insistenti, temporali abbondanti e persino qualche fiocco di neve nelle aree interne dell'Oregon. L'allerta dovrebbe durare fino alla mattinata di venerdì.
Secondo i meteorologi americani la bomba ciclonica caduta sulla California può già essere considerata un uragano a tutti gli effetti. In particolare, risulta sotto osservazione la Baia di San Francisco, dove sono stati registrati picchi di vento fino a 130 km/h.
Si tratta del secondo evento straordinario che colpisce lo Stato in una settimana, dopo le alluvioni che hanno causato diverse vittime nella zona di San José: le nuove precipitazioni potrebbero causare fenomeni associati come inondazioni e smottamenti. Tali eventi arrivano dopo un prolungato periodo di siccità.
Diversi i disagi già segnalati: almeno 200mila edifici sarebbero senza corrente da qualche ora a questa parte. Sono momenti frenetici per il governatore californiano Gavin Newson, il quale aveva già proclamato lo stato di emergenza nella serata di mercoledì, avvertendo la popolazione di usare tutte le precauzioni necessarie. Il reggente democratico ha garantito che saranno stanziati aiuti per chiunque subirà danni a persone o cose.
Secondo il direttore dei servizi di emergenza della California, Nancy Ward, la tempesta ciclonica in atto "potrebbe essere la più intensa mai registrata in California nell'ultimo quinquennio". Interessate anche le aree interne, da Stockton a Sacramento fino alla Sierra Nevada. Scenario invece leggermente migliore nella parte meridionale dello Stato, da Bakersfield fino a Los Angeles, dove l'intensità di vento e pioggia dovrebbe essere inferiore. Disagi anche per la viabilità, con strade interrotte o chiuse precauzionalmente.