Nel 2022 in Italia c'è stata una vera e propria strage di pedoni: lo confermano i dati sugli incidenti stradali forniti dall'Osservatorio pedoni dell'Asaps, l'Associazione sostenitori Polstrada. Nell'anno appena trascorso è stato registrato quasi un morto al giorno: ben 307 le vittime della strada, 108 donne e 199 uomini. Un bilancio che si dimostra più grave del 2021, quando i morti erano stati 271, e dell'anno precedente, contraddistinto dal ribasso dovuto al lockdown, con 240 vittime.
Dati che impressionano, ma che non comprendono i decessi avvenuti in ospedale a distanza di qualche ora. Secondo chi ha diffuso il bilancio, infatti, è probabile che i feriti in gravi condizioni, poi morti nelle terapie intensive, siano tra il 30 e il 35%, andando ad aggravare ulteriormente il conteggio. Dalle analisi sull'età dei deceduti si evince che 14 fossero minorenni: il più piccolo aveva solo 3 mesi quando è stato investito. Tra gli ultrasessantenni una vera e propria strage, con 116 decessi: l'Osservatorio conferma come gli anziani che escono da soli a piedi presentino un alto rischio di essere investiti, con quasi il 40% dei casi individuati.
Tra le regioni, le più a rischio per i pedoni sono state Lombardia (52 morti) e Lazio (41). Ma quali sono i motivi più frequenti degli incidenti stradali in Italia nel 2022? A parte le disattenzioni, spesso dovute agli smartphone, ancora una volta è stato accertato come in 32 casi il conducente fosse ubriaco o sotto effetto di stupefacenti. In 42 casi (7 in meno rispetto al 2021) il pirata della strada è fuggito: l'80% delle volte, tuttavia, chi scappa viene presto individuato dalle forze dell'ordine e assicurato alla giustizia, grazie all'ausilio delle telecamere di videosorveglianza e delle testimonianze.
"Siamo molto preoccupati per i dati definitivi che saranno resi noti da Istat a luglio, quando presumibilmente il numero finale sarà di oltre 400 pedoni morti", ha rivelato il presidente dell'Associazione sostenitori Polstrada Giordano Biserni, che ha colto l'occasione per ringraziare il capo dello Stato Sergio Mattarella per aver "riattivato l'attenzione sul tema della sicurezza stradale" nel suo discorso di fine anno.
Un appello che non è rimasto inascoltato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che già nei giorni scorsi aveva annunciato una revisione del Codice della Strada, con nuove regole per porre un limite agli incidenti.