Quattro ragazzi, tra i 21 e i 27 anni, ieri pomeriggio sono stati inseguiti dagli agenti della polizia stradale e fermati poco dopo. I giovani stavano andando a vedere la partita Sampdoria-Napoli ma nel bagagliaio avevano tre spranghe di ferro. Il conducente ha spiegato che le mazze erano sue ed è stato subito denunciato. Le spranghe, si ipotizza, potrebbero state utilizzate durante gli scontri di ieri tra i tifosi della Napoli e Roma avvenuti all’autogrill di Badia al Pino est.
I ragazzi fermati con le spranghe di ferro sono stati portati in questura e identificati. Questi si aggiungono agli 80 ultrà napoletani fermati ieri a Genova Est a bordo di nove pulmini. I tifosi, dopo le formalità, sono stati fatti tornare indietro e scortati fino al loro arrivo a Napoli.
Intanto, il procuratore capo di Arezzo, Roberto Rossi, è pronto ad aprire un fascicolo d'inchiesta sugli scontri tra ultras di Napoli e Roma. Tra i reati che gli investigatori stanno ipotizzando nei confronti dei responsabili c’è anche quello di interruzione di pubblico servizio all'attentato alla sicurezza dei trasporti. Tale accusa potrebbe comportare importanti sanzioni, amministrative e penale.
Il sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco, a margine di un'iniziativa a Perugia, ha commentato così gli scontri tra le due tifoserie:
E ha aggiunto:
Riguardo a una possibile sinergia tra giustizia penale e quella sportiva il sottosegretario ha spiegato che "se ne parlerà in sede di Governo anche con il ministro". Poi conclude: