Migranti in Italia e in Ue, le rotte nel Mediteranneo sono al centro del dibattito da anni. Tra gestione del sistema migranti e le problematiche legate agli sbarchi e ai Paesi di primo ingresso, arrivano i dati legati al sistema Frontex sugli arrivi nelle coste europee. Il dato dell’ultimo anno sfiora quota 300mila. Nel 2022, infatti, sono stati circa 330mila gli arrivi in Europa per i migranti. Nel dettaglio si parla di attraversamenti irregolari di frontiera. Al centro dell'analisi, in particolare, ci sono gli spostamenti legati alle cosiddette rotte del Mediterraneo centrale, con il percorso dei migranti che ha toccato quota 102.529 arrivi. Si parla, per la precisione, di un aumento del 51% rispetto all'anno precedente.
Per quanto concerne invece le nazionalità che registrano il maggior numero di arrivi dalla Libia si parla di egiziani, tunisi e bengalesi. Si tratta del secondo anno consecutivo con un'impennata per quanto riguarda gli arrivi irregolari in Europa, dopo che nel 2020 si erano toccati numeri più bassi a seguito della pandemia. Basti pensare che per quanto riguarda il totale di 300mila migranti circa la metà del totale viene dalla rotta dei Balcani occidentali, una delle più "trafficate" di sempre per quanto riguarda il sistema della gestione dell'immigrazione.
Il 2022 è stato un anno di grandi spostamenti per quanto riguarda i migranti, in una sorta di rialzo rispetto a un periodo di grande stasi come quello pandemico. In base agli ultimi dati di Frontex si registra un raddoppio quasi netto per il numero di siriani in spostamento, con cifre che toccano quota 94mila. Rispetto al 2021, dunque, per quanto riguarda le percentuali di rilevamenti nel Mediterraneo centrale, si supera di gran lunga la soglia dei 100.000 rilevamenti.
Il governo italiano, alla luce dell'aumento dei numeri, sta varando un piano per fronteggiare la grande avanzata di esseri umani da altre aree del pianeta. Già verso la fine dell'anno precedente proprio da palazzo Chigi aveva preso il via il piano di controllo per contenere gli arrivi nella sponda meridionale del Mediterraneo. Recenti incontri sono stati effettuati dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che sul punto si è espresso nelle istituzioni comunitarie e con i Paesi esterni all'Eurozona, come la Turchia e l'India.