Un giovane ubriaco aggredisce un infermiere e scatena paura e caos al Pronto Soccorso di Pesaro. È quanto successo ieri mattina quando un 20enne del posto, giunto nella struttura tramite l'ambulanza in seguito ad un incidente stradale, in evidente stato di ubriachezza, ha dato in escandescenze.
Il ragazzo, mentre attendeva l’esito di alcuni esami, è infatti diventato improvvisamente aggressivo ed ha iniziato a minacciare di morte il personale sanitario, prendendo per il collo un infermiere, nonché, dopo essersi strappato di dosso gli accessi venosi, ha preso ad aggirarsi senza vestiti nei locali del triage continuando con le minacce al personale, danneggiando con un pugno il plexiglass del triage e rovesciando a terra del materiale sanitario.
Il personale ha prontamente reagito all’increscioso evento, mettendo prima in sicurezza tutte le persone presenti, allertando poi la vigilanza armata che staziona h24 dinnanzi al presidio ed attivando la chiamata di emergenza alle Forze dell’Ordine, tramite il pulsante di allarme installato nei diversi punti del Pronto Soccorso, che ha permesso l’intervento tempestivo dei Carabinieri per sedare l’aggressione.
Sul posto come rinforzo è giunta anche la polizia. I militari hanno riportato la calma arrestando il giovane che oggi sarà portato davanti al giudice per l’udienza di convalida, nel frattempo è stato messo ai domiciliari a casa con la madre.
Tutto questo è stato possibile grazie ai numerosi provvedimenti che l’ospedale ha da tempo adottato per la sicurezza dei pazienti e dei dipendenti delle strutture sanitarie, attivati di concerto con gli organi istituzionali preposti ed inseriti all’interno di una apposita Istruzione Operativa, che fornisce indicazioni precise al personale sanitario per la gestione di eventuali episodi di violenza da parte dei pazienti, parenti o visitatori.
Le strutture ospedaliere sono infatti dotate di bottoni di allarme da cui parte una chiamata automatica alle Forze dell’Ordine in caso di episodi gravi per cui non sia possibile effettuare la telefonata alla Centrale Operativa, è attivo, inoltre, un servizio di vigilanza armata fissa, presente h24 davanti agli ingressi dei Pronto Soccorso per un primo intervento tempestivo oltre alle strutture dotate di un sistema di videosorveglianza installato presso le aree maggiormente esposte a concrete situazioni di pericolo.
Sono previsti, anche, degli incontri periodici tra il personale del Pronto Soccorso e gli operatori della Questura di Pesaro e Urbino, per condividere procedure e linee guida comuni da adottare in caso di necessità di intervento della Pubblica Sicurezza. Infine, grazie alla collaborazione della Psicologia Ospedaliera, è attivo un supporto psicologico in favore degli operatori vittime di episodi di violenza verbale e fisica.
Tra gli obiettivi primari dell’Azienda, c’è l’intento di fornire agli operatori gli strumenti adeguati per affrontare l’insorgenza di situazioni emergenziali, accrescerne le competenze per valutare e gestire questi eventi ed incoraggiarli a segnalare prontamente le aggressioni subite.
Stefano Ridolfi, coordinatore degli infermieri del Pronto soccorso del San Salvatore parla di un "episodio molto spiacevole. C’è stato spavento per l’episodio, ma grazie al protocollo di sicurezza tutto si è risolto in breve tempo. Ancora una volta un’aggressione che ciclicamente accade così come avviene nei vari pronto soccorso d’Italia".
Quello accaduto oggi a Pesaro è solo l’ennesimo episodio di aggressione ai danni di medici, infermieri e personale sanitario negli ospedali italiani, che le associazioni di categoria e sindacali denunciano da tempo, chiedendo alle istituzioni risposte e misure di prevenzione efficaci.
La Direzione ha commentato così quanto successo: