Vicolo San Vito, via Maggiore Toselli e via Cusmano: questi gli indirizzi dei covi fin qui ricondotti a Matteo Messina Denaro e ancora in fase di perquisizione da parte dei carabinieri del Ros. Tutti siti a Campobello di Mazara, comune a soli 8 chilometri dalla natia Castelvetrano e ora sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti che stanno cercando di capire quanto vasta fosse la rete di protezione sul territorio nei confronti del capomafia arrestato a Palermo lo scorso lunedì.
Questa la citazione riferita al personaggio cinematografico di Joker scritta su un poster ritrovato nell’appartamento in cui si presume vivesse Messina Denaro.
L’altro riferimento al grande schermo è decisamente più calzante ed è il poster di Marlon Brando nella celebre scena de Il Padrino, storico blockbuster diretto da Francis Ford Coppola. Elementi di contorno rintracciati nei covi di Messina Denaro che raccontano parte del suo personaggio, della sua interpretazione per quasi trent'anni.
Prosegue il lavoro senza sosta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, guidato in prima persona dal procuratore aggiunto Paolo Guido. In corso l’analisi del materiale scritto: appunti, scontrini, documenti, agende. Tra i reperti ci sarebbe anche un libro mastro con cifre, in entrata e in uscita, al cui interno ci sarebbero anche dei nomi la cui identità è tutta da verificare: le annotazioni si fermano al 2016 e potrebbero condurre agli ambienti della sanità e della politica locale e regionale.
Oltre alla rete di abitazione dell'ex latitante sono state perquisite nella giornata di ieri anche le abitazioni di alcune figure a lui strettamente legate: quella dell'avvocato Antonio Messina, che si trova di fronte la casa di Salvatore Messina Denaro, fratello del boss, e la sua villa estiva del legale a Torretta Granitola. Intanto l’ultimo dei covi individuati a Campobello di Mazara è intestato a un siciliano emigrato in Svizzera quarant’anni fa, Giovanni Domenico Scimonelli, che apre una nuova pista per gli inquirenti.