Papa Francesco condanna la calunnia. Dopo le ultime parole di ieri riportate da diversi media nazionali, il Pontefice nella giornata odierna è tornato a commentare la situazione attuale, con un riferimento alla guerra in Ucraina. A margine dell'incontro con i membri dell'Unione Nazionale Mutilati per Servizio, il Papa si è infatti chiesto "di fronte a una guerra che sembra un mostro invincibile, che cosa possiamo fare, oltre alla preghiera? Possiamo cercare, nella vita di tutti i giorni, di affrontare i conflitti evitando ogni violenza e sopraffazione. E non è facile! Perché a volte basta una parola per ferire o uccidere un fratello o una sorella. Pensiamo alla calunnia. Pensiamo al chiacchiericcio, che è così usuale, non tra voi, tra voi sicuro no ma in altre parti, il chiacchiericcio che è pane di ogni giorno, e fa tanto male, distrugge! Allora l'associazione può e deve diventare una forza di pace nella società, aiutando a risolvere i conflitti in modo pacifico, ricercando il bene comune e richiamando l'attenzione su chi è meno tutelato."
Quindi, ha rivolto la sua attenzione sulla fede: "La vita di fede è un continuo 'esodo', un'uscita dai nostri schemi mentali, dal recinto delle nostre paure, dalle piccole certezze che ci rassicurano. Altrimenti rischiamo di adorare un Dio che è solo una proiezione dei nostri bisogni, e quindi un 'idolo', e di non vivere incontri autentici nemmeno con gli altri."
Poi, Francesco ha continuato così, mettendo in evidenza la necessità di trovare un punto d'incontro tra le persone: "Vi incoraggio a vivere senza paura la sfida della fraternità, anche quando richiede fatiche e rinunce. Il nostro mondo e anche la Chiesa hanno bisogno di testimoni di fraternità: che voi possiate essere così, già adesso e poi quando tornerete nelle vostre diocesi e nei vostri Paesi, spesso segnati da divisioni e conflitti.". Infine, il pontefice ha chiuso l'incontro chiedendo di pregare per lui ai membri dell'Unione Nazionale Mutilati: "Ringrazio il presidente per le sue parole, specialmente per avermi assicurato, a nome di tutti voi, il sostegno nella preghiera. Davvero, ne ho bisogno! Questo lavoro non è facile, eh, grazie della vostra preghiera. Questo è il più bel regalo che potete farmi".
Il 'chiacchiericcio' non è un termine nuovo per il Pontefice che nel frattempo deve incassare anche le critiche del cardinal Muller. In una libro-intervista, il tedesco ha messo in cattiva luce l'ambiente e l'entourage del Papa, parlando di una sorta di "cerchio magico che gravita attorno a Santa Marta formato da persone che, a mio parere, non sono preparate dal punto di vista teologico." Inoltre, il cardinal Muller ha aggiunto: "In Vaticano sembra che ormai le informazioni circolino in modo parallelo, da una parte sono attivi i canali istituzionali purtroppo sempre meno consultati dal Pontefice, e dall'altra quelli personali utilizzati persino per le nomine dei vescovi o dei cardinali." Un altro capitolo chiaroscuro dopo le parole di padre Georg delle scorse settimane che hanno messo nuovamente in dubbio la figura di Francesco.