È considerato l'autore di sei attentati contro la linea ferroviaria ad alta velocità che collega Firenze a Bologna: per questo la polizia ha tratto in arresto un 30enne anarchico della provincia di Firenze. Gli episodi sospetti risalgono al periodo tra il 28 agosto e il 28 dicembre dello scorso anno: il tratto ferroviario oggetto di indagine è quello tra San Piero a Sieve e Firenzuola.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antiterrorismo della Procura della Repubblica di Firenze, si collocherebbero nell'ambito della "campagna di violenza di gruppi anarchici contro la Tav". L'accusato è indagato per il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti e gli è contestata la finalità di terrorismo, che rischia di inasprire di gran lunga la sua pena.
Dopo una lunga attività fatta di indagini tecniche, pedinamenti ed osservazioni, le forze dell'ordine hanno ricostruito la condotta criminosa dell'arrestato, che avrebbe rischiato di compromettere l'incolumità dei viaggiatori in caso di incidenti. Uno degli episodi nel mirino degli inquirenti riguarda il danneggiamento del quadro di comando del sistema di areazione della galleria interessata da uno degli attentati: i fumi prodotti in un eventuale incidente ferroviario non sarebbero defluiti correttamente, rischiando di intossicare i passeggeri.
La Procura ha stabilito che i danni causati dai sabotaggi "sono di cospicua entità economica". L'aggravante per motivi di terrorismo è legata ai presunti rapporti del responsabile con le compagini anarchiche nazionali: secondo gli investigatori, "il soggetto intrattiene stabili contatti" con queste ultime, quantomeno in ambito provinciale. Del resto, la linea ad alta velocità è da tempo finita nel mirino degli anarchici di tutta Italia.
Al vaglio dei militari ci sarebbe anche la posizione di due minorenni, che potrebbero essere stati coinvolti in uno dei sei episodi criminosi: le indagini sul loro conto sono coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Firenze.
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