Il risparmio medio in bolletta per chi ha usufruito del Superbonus è risultato pari a 964 euro all'anno, oltre ad una notevole riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera, stimata in più di 1,4 milioni di tonnellate. È quanto emerge da uno studio condotto da Nomisma sull'impatto economico complessivo del Superbonus sull'economia nazionale. Un impatto pari a 195,2 miliardi di euro, con un effetto diretto di 87,7 miliardi, 39,6 miliardi di effetti indiretti e 67,8 miliardi di indotto.
Secondo Nomisma, il provvedimento genera sì un disavanzo per le casse dello stato, ma il deficit sarebbe stato colmabile dalla generazione di Pil. A supporto di questa tesi, la società di consulenza cita un'analisi condotta dal Consiglio nazionale degli ingegneri, che dimostra gli effetti di crescita legati alle ristrutturazioni e all'efficientamento energetico degli edifici. L'incremento del valore degli immobili oggetto di riqualificazione, con una riduzione delle classi energetiche degli edifici, supererebbe i 7 miliardi di euro.
Secondo le stime, in Italia il settore delle costruzioni sarebbe responsabile di circa un terzo delle emissioni di gas serra: il Superbonus ha così generato indirettamente un impatto positivo a livello ambientale. Dai risultati dello studio emerge una riduzione totale delle emissioni di CO2 in atmosfera stimata in 1,42 milioni di tonnellate. Una riduzione sensibile viene notata in particolare nelle grandi città.
Grandi vantaggi anche sul bilancio delle famiglie, con risparmi che sfiorano i 29 miliardi di euro secondo i dati stimati sui cantieri già conclusi. Il risparmio medio in bolletta per chi ha beneficiato della misura ammonta a 964 euro all'anno. Lo studio evidenzia anche una riduzione del 15,5% per un solo salto di classe energetica, 30,9% per un salto di due classi energetiche e del 46,4% per un salto di tre classi. Senza contare l'impatto sociale, con un notevole incremento degli occupati: 641.000 in più nel settore delle costruzioni e di 351.000 occupati nei settori collegati.
Intanto, ai microfoni di Quarta Repubblica, il leader M5s Giuseppe Conte ha attaccato nuovamente il governo sulla decisione di uno stop alle agevolazioni fiscali sui bonus edilizi.
Non è d'accordo Giorgia Meloni, che rivendica come il Superbonus sia "costato duemila euro a ogni italiano", con "truffe per 9 miliardi". La premier ha però promesso soluzioni "per evitare il tracollo di migliaia di aziende".