24 Feb, 2023 - 10:44

L'Italia è il paese più vecchio d'Europa: l'età media è 48 anni

L'Italia è il paese più vecchio d'Europa: l'età media è 48 anni

L'Italia è il Paese più vecchio d'Europa: l'età media degli italiani è di 48 anni contro quella dell'Unione europea che, al primo gennaio 2022, era di 44,4 anni, pari a 0,3 anni in più rispetto al 2021. Inoltre, l’Italia arriva prima anche nella lista dei Paesi col più elevato rapporto tra anziani (persone sopra i 65 anni) e persone in età lavorativa, con il 37,5%. A dirlo sono i dati di Eurostat, l’Ufficio di statistica dell’Ue, che ha spiegato che l’età è aumentata di 2,5 anni (in media di 0,25 all'anno) rispetto ai 41,9 anni del 2012.

Italia Paese più vecchio d'Europa

Tra i Paesi dell'Ue, l'età media varia dai 38,3 anni di Cipro, i 38,8 dell'Irlanda e i 39,7 del Lussemburgo ai 48 dell'Italia, i 46,8 del Portogallo e i 46,1 della Grecia. In totale, 18 Paesi dell'Ue erano al di sotto dell'età media dell'Ue.
 

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Tra il 2012 e il 2022, questo indicatore è aumentato in tutti i Paesi dell'Ue tranne che in Svezia, dove è diminuito (da 40,8 anni nel 2012 a 40,7 anni nel 2022). A Malta, l'età media non ha subito variazioni tra il 2012 e il 2022, rimanendo a 40,4 anni. In cinque Paesi dell'Ue è aumentata di 4 anni o più: l'età media del Portogallo è quella che è aumentata di più tra i Paesi dell'Ue (+4,7 anni), seguita da Spagna (+4,3), Grecia e Slovacchia (entrambe +4,1) e Italia (+4),

ha precisato Eurostat.

Eurostat: "Aumenta anche l'indice di dipendenza degli anziani"

Negli ultimi due anni, tra il 2021 e il 2022, l'età media è aumentata in 24 Paesi dell'Ue, mentre è diminuita in Germania (-0,1 anni) ed è rimasta costante in Austria e nei Paesi Bassi. La crescita maggiore, sempre tra il 2021 e il 2022, è stata riscontrata in Grecia (+0,6 anni) e in Repubblica Ceca (+0,5). Oltre all'aumento dell'età media, nel 2022 è aumentato anche l'indice di dipendenza degli anziani dell'Unione europea, cioè il rapporto tra il numero di anziani (di età pari o superiore a 65 anni) e il numero di persone in età lavorativa (15-64 anni). Era del 33% nel 2022, pari a 0,5 punti percentuali in più rispetto al 2021, e il dato è aumentato di 5,9 punti percentuali dal 2012, rispetto al 27,1%. Anche in questo caso, l'indicatore varia tra i membri dell'Ue, pur rimanendo superiore al 20% in tutti gli Stati membri, e l’Italia ha il rapporto più elevato con il 37,5%. A seguire, ci sono la Finlandia (37,4%) e il Portogallo (37,2%). I tassi più bassi sono stati registrati in Lussemburgo (21,3%), Irlanda (23,1%) e Cipro (24,5%). Rispetto a un decennio prima, i maggiori aumenti dei rapporti sono stati registrati in Finlandia (+9,7%), Polonia (+9,6%) e Repubblica Ceca (+9,2%) e i più bassi in Lussemburgo (+1%), Austria (+3,1%) e Germania.

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Emanuela Valente
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