In mattinata c'è purtroppo da registrare un naufragio migranti in Calabria. Secondo quanto riportano le autorità, durante lo sbarco di una nave vicino a Cutro - nel crotonese - diverse persone hanno perso la vita. L'ultimo bilancio parla di almeno 59 vittime (tra cui 12 minorenni e 33 donne), con cadaveri che sono stati ritrovati poche ore fa sulla spiaggia in località Steccato.
Sul posto ci sono polizia di Stato oltre agli operatori del 118 e della Croce Rossa che stanno evidentemente analizzando la situazione, definita come critica. Tra i cadaveri ritrovati, anche quello di un neonato con pochi mesi di vita, oltre ad un bambino di 7 anni e uno di 3 anni. Secondo quanto filtra, il barcone su cui viaggiano i migranti si sarebbe spezzato in due durante la navigazione, a causa delle difficili condizioni marine (mare forza 3-4), colpendo gli scogli circostanti. Attualmente, almeno cinquanta persone sono state tratte in salvo, ma mancano ancora diversi migranti all'appello. Il bilancio potrebbe aggravarsi sensibilmente nelle prossime ore, anche alla luce di circa 200 migranti ammassati sull'unità navale. Si temono più di 100 morti.
Secondo le prime testimonianze, "i migranti non hanno fatto in tempo a chiedere aiuto". Nel momento dell'incidente, alcuni dei sopravvissuti avrebbero raggiunto la costa a nuoto. Il barcone - si tratterebbe di un peschereccio - aveva a bordo persone provenienti da Iran, Afghanistan e Pakistan.
Si tratta solo dell'ultimo incidente in mare, dopo i diversi sbarchi avvenuti in sicurezza nelle scorse settimane, come quello di Ortona nella notte tra venerdì e sabato, senza particolari problemi di salute tra i presenti.
Nel frattempo, giungono nuovi aggiornamenti rispetto alla persona che avrebbe condotto il peschereccio alla deriva. I carabinieri - insieme alla guardia di finanza - avrebbero bloccato il sospetto scafista: si tratterebbe di un cittadino turco sottoposto allo stato di fermo. A questo punto, il tutto è al vaglio della magistratura. I relitti dell'imbarcazione avrebbero restituito anche un documento che porterebbe all'individuazione di un altro soggetto, attualmente disperso o fuggito.
A stretto giro sono arrivati i commenti da parte dei principali esponenti politici. Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ha rilasciato una nota in cui ha commentato quanto successo in questa maniera: "La Calabria è in lutto per questa immane tragedia. In Calabria nel 2022 sono arrivati circa 18mila immigrati clandestini, la stragrande maggioranza dei quali a Roccella Jonica, un Comune in provincia di Reggio Calabria diventato ormai punto di approdo delle rotte illegali dei mercanti di esseri umani. Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’è l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti? Tutte domande che, purtroppo, ad oggi non hanno alcuna risposta".
Quindi, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: "Il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate. È una tragedia immane che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive. È fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi."
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha espresso il suo "dolore per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nella quale hanno perso la vita decine persone e tra queste alcuni bambini. Molti tra questi migranti provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà. È una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente". Poi, lancia un appello all'Unione Europea: "È altrettanto indispensabile che l'Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive"
Ursula von der Leyen affida a Twitter il suo pensiero sulla tragedia: "Sono profondamente addolorata per il terribile naufragio al largo delle coste calabresi. La conseguente perdita di vite umane di migranti innocenti è una tragedia. Tutti insieme, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per il Patto sulla migrazione e l'asilo e per il Piano d'azione sul Mediterraneo centrale."
Infine, Giorgia Meloni, la quale ha sottolineato la tragedia avvenuta in mattinata con queste parole: "Il presidente del Consiglio esprime il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. È criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del biglietto da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro. Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole."
Durante l'Angelus domenicale, Papa Francesco da Piazza San Pietro ha rivolto il suo pensiero a quanto accaduto: "Stamattina ho saputo con dolore del naufragio avvenuto sulla costa calabrese presso Crotone. Sono stati già recuperati 40 morti tra cui molti bambini. Prego per loro, per i dispersi, per i migranti sopravvissuti. Ringrazio chi porta soccorso e coloro che stanno dando assistenza e accoglienza."