Papa Francesco nel nuovo libro: "Faccio politica, quella del Vangelo"

Papa Francesco, in un passaggio del suo nuovo libro "El Pastor", in uscita in Argentina, ha spiegato che: "Sì, io faccio politica. Tutti devono farla." Ma non è la politica dei partiti quella di cui parla il Pontefice, bensì quella del Vangelo: la politica di Gesù e delle sue parole. Il pontefice ha fatto capire che il popolo cristiano deve fare politica:

Quando leggiamo ciò che disse Gesù, vediamo che era coinvolto nella politica. E cos'è la politica? È uno stile di vita per la polis, per la città. Quello che non faccio io, né dovrebbe fare la Chiesa, è la politica dei partiti.

Il Vangelo, continua Francesco, ha una dimensione politica, che è quella di convertire la mentalità sociale, anche religiosa, delle persone. Queste parole, si possono leggere nel capitolo "Dinanzi ad attacchi e resistenze", dove il pontefice spiega il perché della sua scelta a chi lo accusa di politicizzare il Vangelo.

Il nuovo libro di Papa Francesco: le anticipazioni

Il nuovo libro, che racconta la storia "aggiornata" del pontefice, è racchiuso in 346 pagine divise in un prologo e 19 capitoli. Il nuovo volume è stato scritto da Francesca Ambrogetti, ex responsabile dell'Ansa in Argentina, e Sergio Rubin, del quotidiano "El Clarin". I due autori sono tornati sulla figura del Papa a distanza di un decennio, quando uscì "Il gesuita": in quell'anno il Papa era arcivescovo di Buenos Aires. Il libro, che compie un ritratto del Santo Padre, è frutto anche di una raccolta di centinaia di interviste durante il suo pontificato. E poi: "Devo riconoscere una virtù a Francesca e Sergio: la loro perseveranza", dice Papa Bergoglio nel prologo da lui firmato

Il Papa infine, si sofferma sul ruolo della Chiesa: "Santa e peccatrice, come diceva sant'Agostino. La stragrande maggioranza dei suoi membri è sana, ma non si può negare che alcuni ecclesiastici e tanti, direi, falsi 'amici' laici della Chiesa abbiano contribuito ad appropriarsi indebitamente del patrimonio mobile e immobile, non del Vaticano, ma dei fedeli".