07 Mar, 2023 - 17:14

Francia, si dimette il tecnico dell'Angers dopo la frase choc: "Non c'è niente da vergognarsi, tutti quanti abbiamo toccato delle donne"

Francia, si dimette il tecnico dell'Angers dopo la frase choc: "Non c'è niente da vergognarsi, tutti quanti abbiamo toccato delle donne"

Le dimissioni del tecnico dell’Angers, Abdel Bouhazama, sono solo l’ultimo avvenimento di un calcio francese immerso nel caos più totale. Prima le dimissioni forzate del numero della federazione transalpina Noel Le Graet per molestie e razzismo, poi è stato il turno del terzino del Paris Saint Germain Hakimi che è accusato di violenza sessuale. Per lo stesso reato è arrivata la denuncia per il difensore dell’Angers lyes Chetti che è stato difeso dal proprio tecnico: Non c'è niente da vergognarsi, tutti quanti abbiamo toccato delle donne in passato. Una frase che ha scatenato la bufera sulla squadra francese che ha preso immediatamente le distanze dall'allenatore.

Dimissione tecnico Angers

Per ricostruire la vicenda bisogna tornare allo scorso mese di dicembre. Durante i mondiali e con i campionati fermi, il difensore algerino dell'Angers, Ilyes Chetti, avrebbe violentato una donna in discoteca. E' scattata immediatamente la denuncia per stupro con il processo che è stato programmato per il mese di aprile. In attesa del giudizio, il giocatore si allena regolarmente con il club francese potendo anche scendere in campo per le partite.

Il ventottenne nordafricano, cinque presenze in stagione, ha disputato da titolare l'ultimo match dell'Angers dove è arrivata la sconfitta per 5-0 contro il Montpellier. Se la sua presenza in campo aveva lasciato perplessi i tifosi, a scatenare il caos sono state le parole dell'allenatore per motivare la squadra pronunciate in albergo in cui ha provato a giustificare anche il comportamento del suo difensore: "Non è una cattiveria, tutti abbiamo toccato le ragazze in passato".

La frase in un primo momento è stata smentita dal club che cercava di capire meglio la situazione, appena il quadro è stato completato sono stati gli stessi dirigenti a confermare le parole del tecnico. E' arrivata immediatamente la condanna da parte dei tifosi della società francese che hanno chiesto alla dirigenza l'esonero istantaneo dell'allenatore. Anche la parte organizzata del tifo, Le Scoiste, ha espresso il proprio pensiero in una nota sui social: "Chiediamo le dimissioni o il licenziamento di Abdel Bouhazama, immediatamente, senza indugio. Noi sostenitori siamo sconvolti dalla gravità delle parole e ci dissociamo dai fatti gravi e scioccanti accaduti la scorsa settimana. Questa farsa deve finire nel minor tempo possibile per non infangare il buon nome del club".

La contestazione non si è fermata ai semplici tifosi, a fare da cassa di risonanza mediatica ci ha pensato anche Charles Diers, ex giocatore del club e attualmente consigliere delegato allo sport del municipio della cittadina francese: "Un allenatore di Ligue 1 non può esprimersi in questo modo. Ricordiamo sempre che sono persone pubbliche, nello specifico lui è stato allenatore nelle giovanili e un educatore non può parlare così. Un uomo non si dovrebbe mai permettere di dire cose del genere".

Infatti Abdel Bouhazama lavorava da tanti anni nel club francese avendo fatto la trafila all'interno del settore giovanile dove spesso si era ritrovato in mezzo a degli scandali Quando era a capo della selezione giovanili è stato accusato di maltrattare i giocatori, instaurando una vera "gestione del terrore" e qualche giorno aveva parlato del suo attaccante senegalese Sada Thioub presentandolo come "gatto nero".

Era arrivato alla guida della prima squadra ufficialmente lo scorso 5 gennaio dopo un breve periodo da traghettatore e due partite da tecnico ad interim. La dirigenza lo aveva confermato con l'Angers che occupava l'ultimo posto in solitaria della Liga 1, dopo due mesi la situazione non era mutata con un distacco dal penultimo posto di dieci punti e dodici dalla zona salvezza. Si parlava infatti già di dimissioni per i risultati sul campo, la frase ha solamente accelerato un destino che sembrava ormai scritto per tutti.

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Andrea Iustulin
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