Nuovo svolta nel caso di Ciro Grillo, accusato (insieme ad altri 3 suoi amici) di uno stupro di gruppo avvenuto nel 2019 nella sua residenza a Cala di Volpe (Sardegna). All’inizio dell’udienza di oggi ha parlato Adelaide M., un’amica della presunta vittima. La ragazza avrebbe raccontato nuovi dettagli inerenti a quella fatidica notte.
Adelaide M. In un primo momento ha detto di non ricordare alcune cose, poi di fronte ad una sorta di fastidio da parte del pm Gregorio Capasso che le ha (ri)letto il verbale scritto dai carabinieri di Milano il 5 settembre del 2019, ha iniziato a ricordare. La ragazza ha detto ai giudici di avere sentito Silvia (nome di fantasia) quel giorno, il 17 luglio: "era offuscata", come se avesse bevuto. Tale testimonianza andrebbe a peggiorare la posizione degli imputati. Quest’ultimi sono infatti accusati, tra le altre cose, anche di avere costretto la ragazza a bere mezza bottiglia di vodka.
Ma il racconto di Adelaide non finisce qui. La giovane ha anche confermato di avere ricevuto le foto della vittima:
Adelaide avrebbe ricevuto su SnapChat anche un messaggio nel quale Silvia si lamentava di non riuscire ad urinare. Messagi e foto però non ci sono più poiché l'applicazione che li cancella appena letti e visti da chi li riceve.
I quattro giovani sono accusati anche per violenza sessuale ai danni di Roberta (anche questo nome di fantasia), amica di Silvia. Le due ragazze diciottenni si trovavano in vacanza in Costa Smeralda. All’epoca appena maggiorenni anche Ciro, Edoardo e Vittorio che avrebbero avvicinato i genitali al volto di Roberta (difesa da Vinicio Nardo e Fiammetta Di Stefano del Foro di Milano), scattando foto e filmando. Mentre questa dormiva sul divano.