Giorgia Meloni è intervenuta in conferenza stampa al termine del Cdm a Cutro, confermando l'approvazione di un Decreto legge che andrà a modificare le pene dei reati legati alla tratta di esseri umani. Nel dettaglio, il Decreto stabilisce l'introduzione di una nuova fattispecie di reato, relativa a "morte o lesione gravi in conseguenza al traffico di clandestini". La pena per i responsabili è fino a 30 anni di reclusione.
Nell'appuntamento con la stampa, la premier ha esordito giustificando la sua decisione di celebrare proprio a Cutro il Consiglio dei ministri, per dare un "segnale simbolico e concreto".
Meloni passa poi al Decreto legge, studiato dal governo "per ribadire che siamo determinati a sconfiggere la tratta di esseri umani responsabile di questa tragedia, la nostra risposta a ciò che è accaduto è una politica di maggiore fermezza".
Il governo ribadisce insomma la propria linea sul tema dell'immigrazione: Meloni sottolinea come "se qualcuno pensa che i fatti del 26 febbraio ci abbiano indotto a modificare la linea del governo sbaglia di grosso". Un ringraziamento va al ministro Piantedosi, con la consapevolezza che "il governo non poteva fare nulla di più o di diverso" sul naufragio di migranti sulle coste della Calabria.
Se necessario, "cercheremo gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo". Questa la promessa della presidente del Consiglio, che sottolinea come il governo debba "cercare soluzioni e far quel che si può fare perché queste tragedie non si ripetano".
Ribadendo che "in Italia non conviene entrare illegalmente", Meloni snocciola alcune delle novità del decreto varato dal Cdm a Cutro. Al suo interno vi sono "norme per la semplificazione delle procedure di espulsione, per il potenziamento dei Cpr, norme per interventi nei casi di gestione opaca dei centri per migranti". Inoltre "viene nuovamente ristretta la protezione speciale la cui fattispecie era stata allargata a dismisura, ma l'intento del governo è abolirla e sostituire con una normativa che corrisponde alla normativa europea di riferimento".
L'auspicio della premier è quello di "atti concreti" sulla questione migratoria nel prossimo Consiglio europeo. Meloni ha rivelato di aver scritto una lettera alle istituzioni europee dopo la tragedia, "per chiedere azioni concrete immediate".