Non si placano le polemiche legate alla richiesta di selfie a Maria De Filippi durante la camera ardente dopo la morte del marito Maurizio Costanzo. La conduttrice, si è soffermata con i tantissimi ammiratori giunti in Campidoglio per rendere omaggio al compianto Maurizio Costanzo con grandissimo rispetto e grande educazione, tra i tantissimi fan però c’è stato anche chi si è spinto troppo oltre chiedendole dei selfie. Maria De Filippi non ha proferito parola al riguardo e con garbo, rispetto ed educazione ha assecondato la richiesta dei "fans", comportandosi da regina. Dopo il fatto e le polemiche che ne sono scaturite, il pubblico, ancora una volta, non ha potuto fare a meno di esaltare la sua figura da vera professionista di Maria De Filippi che anche in situazioni tristi e delicate come questa si è saputa comportare egregiamente, dimostrando di essere non solo una signora della tv, ma una gran signora nella vita.
Maria De Filippi era alla camera ardente del marito Maurizio Costanzo quando alcuni "fan" che erano in fila per dare l'ultimo saluto al giornalista e marito della De Filippi, si sono avvicinati alla conduttrice e dopo averle stretto la mano per porgerle le condoglianze, senza remore le hanno richiesto un selfie da pubblicare sui social. I tantissimi fan della conduttrice, si sono indignati per una richiesta a dir poco irrispettosa nei confronti della conduttrice oltre che del defunto. Anche ai diversi volti noti del mondo della televisione e dello spettacolo hanno difeso subito Maria De Filippi definendola una gran signora. Il professor Marino D'Amore, sociologo della comunicazione all'Università degli Studi Niccolò Cusano durante la trasmissione "Pomeriggio Con Noi" condotta da Francesca Romana Macrì e Francesco Acchiardi in onda ogni giorno su Cusano Italia Tv a tal proposito ha spiegato: " É difficile commentare, ci troviamo difronte una bassezza di comportamento difficilmente descrivibile, però possiamo cercare di astrarci dalla situazione contingente e fare una breve analisi. Non è il primo caso quello accaduto a Maria De Filippi, qualche tempo fa un influencer postò uno scatto davanti alla bara del padre defunto, successe in Argentina con Maradona ed in Brasile con Pelè, c'è questo poco tatto nei confronti di un evento traumatico soprattutto nei confronti dei parenti delle vittime. Ci sono tre elementi da considerare, primo è l'oggettivazione ossia il momento in cui il defunto diventa il pretesto per l'occasione di visibilità, in questo caso con il selfie. Il secondo caso è la spettacolarizzazione e la rappresentazione di se stessi, oggi i selfie sono la rappresentazione migliorata di noi stessi, noi siamo i Dorian Grey dei nostri selfie e l'altro aspetto da considerare è l'esclusione, ossia il fatto di sentirci costantemente all'interno di una serialità di fiction e quindi testimoniare la propria presenza attraverso un immagine a discapito e senza considerare la situazione in cui ci troviamo."
Su un post pubblicato sui social da Michele Dalai, scrittore e CEO di Zebre Rugby si legge: "Sono in treno con il tizio che si è fotografato con Maria De Filippi. Lo so perché continua a parlarne al telefono tra un ‘voglio morire’, un ‘non mangio più’ e una risata. A un certo punto ho voluto verificare e ho controllato l’home page di Corriere e Repubblica, tale la risonanza del gesto. È lui. Gli hanno anche proposto di monetizzare il fattaccio. Ha messo una mascherina chirurgica per non farsi riconoscere. In due ore di viaggio ha affrontato mille temi e fatto seimila ipotesi sulle cose mirabolanti che potrebbero accadergli, per esempio grazie a un suo amico dirigente delle Poste sa che non deve rispondere a domande di Striscia la Notizia né a quelle delle Iene. In tutto ciò nemmeno per un secondo ha detto di aver fatto una stronzata. Non una volta. Ora però dice che non ha mai avuto tante visualizzazioni. Tante care cose a tutti, scendo dal treno. Scendo". Selvaggia Lucarelli su Instagram aveva scritto: "l selfie con la vedova famosa. Non perdo neppure tempo a dire qualcosa su quella gente perché ci somiglia più di quanto crediamo, ma penso a Maria De Filippi e all’enorme sforzo di dare a chi chiede con violenza, in quelle ore in cui hai dato fondo anche alle riserve. Per me era un vaff al primo telefono che vedevo. Sul post non è tardato il commento di Sabrina Ferilli, l'attrice ha commentato: Minimo… perché se a casa non ti hanno insegnato l’educazione… non credo te la possa insegnare io…. Ma ti farei capire che non si fa. Nei giorni precedenti anche Rita Dalla Chiesa sui social aveva scritto, riferendosi all'autore del gesto: "Non bisogna nascondergli la faccia… ma ingrandirla e farla riconoscere a più persone possibili. Ha violentato il dolore."