Scatta l’allarme, in calo il numero di alunni nella scuola italiana. Cala in maniera importante il numero di popolazione in età scolare, in aumento invece gli insegnanti.
Le scuole si svuotano e i professori aumentano. Un dato che va in controtendenza eppure dal prossimo mese di settembre le classi italiane saranno più vuote.
Tra i fattori determinanti il calo demografico che ha fatto perdere 130 mila studenti rispetto al settembre del 2022.
Se gli alunni diminuiscono però i professori non seguiranno il trend, anzi aumenteranno di 9 mila unità.
Non è la prima volta che succede questo fenomeno, sono almeno 15 anni che a causa del basso tasso di natalità e delle scelte politiche, alunni e insegnanti registrano andamenti contrapposti.
Già il Governo Draghi nell’estate del 2022 aveva lanciato l’allarme, con la popolazione in età scolare che scenderà da 8,1 milioni a 6,7 nel 2034.
Un calo netto che porterà nei prossimi 10 anni a un taglio netto di ben 126 mila cattedre, che non sarà repentino ma dovrebbe scattare nel 2026 con un ritmo di 2 mila all’anno.
In attesa delle ad opera del Governo Meloni infatti si registra un aumento di 9 mila cattedre all’anno per il prossimo anno scolastico.
I posti disponibili passeranno infatti da 117 mila 170 di quest’anno a 126 mila 170 per effetto della terza ed ultima trance di assunzioni di docenti per gli alunni con disabilità voluto dai precedenti governi.
L’aumento dei docenti in vista del prossimo anno scolastico è un effetto anche della decisione che l’educazione motoria sarà materia anche in quarta elementare dopo che quest’anno era stata introdotta in quinta.
Una decisione prevista dalla manovra 2022 che porterà due ore di sport in più a settimana e quindi 4 450 posti di docenti in più ma dalle previsioni a mancare non saranno i professori ma gli studenti.