Chi pensa che il taglio delle tasse non sia una priorità di questo governo "è cretino": parola di Matteo Salvini, intervenuto alla scuola di formazione politica della Lega a Milano. Il vicepremier ha toccato vari temi, a partire dalla questione fiscale fino al bilancio dei primi mesi dell'esecutivo in carica.
Il ministro delle Infrastrutture ha parlato anche del Ponte sullo Stretto di Messina, che a suo dire "costa un anno di reddito di cittadinanza". Il leader della Lega ribadisce come, secondo il suo punto di vista, sia meglio usare i soldi "per qualcosa che resta nel nostro Paese e che crea mobilità, velocità e che crea soprattutto risparmio ambientale".
Al Consiglio Ue, ma più in generale come capo di governo, "Giorgia ha fatto e sta facendo un gran lavoro". Salvini rivendica così la condotta dell'esecutivo, che "va in Europa e fa gli interessi del Paese", al contrario di "qualche italiano che in Europa va a fare gli interessi degli altri".
La riforma fiscale varata dal governo punta a premiare "le imprese virtuose" e allo stesso tempo a "semplificare" le regole. Parola del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, a Bergamo per la cerimonia di giuramento degli allievi dell'Accademia della Guardia di Finanza.
Il principio alla base della riforma è che "il di più prodotto deve essere tassato di meno, così da far diventare i bravi migliori". Giorgetti sottolinea come si tratti di "un incentivo alle imprese virtuose", anche allo scopo di attrarre "quelle che possono diventarlo", "un incentivo vero per ogni agire economico".
Il secondo intento è "semplificare", per consentire a tutti di fare meglio il proprio mestiere.
Una chiosa sulla crisi che attraversano le banche in Europa e negli Usa, che il governo "monitora e controlla": al momento il sistema bancario italiano "appare solido, i problemi stanno altrove".