Una delle interviste più iconiche di Gianni Minà è quella fatta al rivoluzionario cubano Fidel Castro, durò sedici ore e raccolse le testimonianze e la visione politica del Lìder Maximo.
Gianni Minà ha avuto modo di conoscere ed intervistare Fidel Castro. Al Lider Maximo sono dedicati diversi libri da parte del giornalista:
Minà intervistò Fidel Castro nel 1987 per il film documentario "Fidel racconta Che". L'intervista ripercorre le tappe fondamentali della rivoluzione cubana dal 1957 e la storia di Che Guevara dallo sbarco a Cuba con un'imbarcazione di nome Granma. All'epoca Fidel Castro progettò una guerra di guerriglia contro la dittatura e una società socialista. Nel corso dell'intervista Castro parla anche della morte di Che Guevara avvenuta nel 1967 dicendo di avere fatto molta fatica ad accettare la scomparsa dell'amico e ammettendo che qualche volta l'ha addirittura sognato: "E' ancora dentro di noi" racconterà a Minà. Era la prima volta che Castro parlava dell'amicizia con il Che, lo stesso Minà rimarrà sorpreso del suo lavoro: "Non credevo che Fidel mi avrebbe raccontato, con tanta franchezza e intensità, la vicenda di Che Guevara. Non lo aveva mai fatto con altri giornalisti" e aggiunse "penso che questo fosse dovuto, più che a motivi politici, al pudore, e al desiderio di difendere la storia di un'amicizia meravigliosa e tragica."
Castro ha avuto modo anche di parlare di quale sarebbe stato il futuro del mondo. Nell'intervista sottolinea come il capitalismo fosse "una giungla" e un modo per mettere le persone l'una contro l'altra: "Prima o poi l'uomo dovrà vivere come una famiglia e solo un regno sociale diverso da questo potrà rendere l'uomo una famiglia" insiste il Lider Maximo nell'intervista.