Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, è intervenuto in esclusiva su Cusano Italia Tv nella trasmissione Dire Donna Oggi, condotta da Gianluca Scarlata, per parlare di autonomia differenziata.
Non riesco a capire come Campania ed Emilia Romagna siano tra le 9 regioni a statuto ordinario che abbiano richiesto ulteriori forme e condizioni di autonomia e poi dire che rappresentano un rischio. L'istruzione e la sanità sono state richieste tra le cinque sottoscritte dall'Emilia Romagna, le materie che possono esser oggetto di evoluzione sono stabilite dalla carta costituzionale, quelle sono le materie cui far riferimento. Il Parlamento deciderà se quella materia può esser in parte o tutta gestita in materia autonoma.
Si è parlato di Italia a due marce.
Non è un rischio ma una certezza, l'Italia è divisa in tre o quattro tra comuni, isole, l'autonomia differenziata è la soluzione al problema e non il problema stesso. Se vediamo il PIL pro capite siamo tornati al 56,2% ed è 15-20 anni che è stabile, con l'autonomia potremo avere una inversione di marcia, perchè tante regioni sono diverse e hanno potenzialità diverse. Abbiamo accolto le richieste delle regioni, di queste ne è arrivata una forte sul criterio di insularità ed è stato inserito, è utile e necessario, visto che il concetto nella passata legislatura in Costituzione, una volta stabilito il livello essenziale della prestazione e il costo standard quando vado in un determinato distretto lo posso declinare anche a livello insulare. Posso dimettermi? Beh se non ci sarà autonomia cosa resto a fare? Salvini ha dato un'accelerata al progetto del ponte sullo Stretto che era solo a parole, questo collegamento farà affrontare i costi in maniera diversa, sono convinto che serva anche per una autonomia. A stretto giro abbiamo la legge sulle piccole isole, sulla montagna, il riparto dei fondi nazionali e regionali e poi il proseguimento in Parlamento della legge di attuazione delle legge differenziata.
Poi Calderoli ha parlato del lavoro del Governo
Il Governo ha dato una grande mano agli italiani, questo clima di accompagnamento verso la famiglia è necessario, vediamo con l'ultimo decreto. Siamo alla fine della crisi, ma ancora non l'abbiamo superata, avere un Governo politico ci ha permesso di fare scelte diverse in maniera pragmatica. Tutti i Ministri sono coinvolti e impegnati in problemi emergenziali, alcuni non risolti dai governi tecnici, oggi abbiamo coraggio e una linea politica chiara, finalmente qualcuno lo sta realizzando, il Governo è unito. Di priorità ne vedo tante, sulla siccità il precedente Governo in estate stava per emanare un decreto per questi interventi, poi si è messo a piovere ed è finito nel cassetto. Stiamo lavorando per un possibile decreto in caso di necessità, oggi abbiamo ancora il problema idrico con sistemi che fanno acqua, oggi un bene esauribile. Abbiamo uno spreco del 40% nazionale, addirittura del 60% in alcune aree. Dobbiamo, inoltre, sburocratizzare l'Italia, a livello regionale possiamo trasferire la tutela dell'ambiente e dei beni culturali, spero che nel momento in cui ci fosse questo trasferimento di competenze alle regioni ci sia anche una legge scritta in maniera chiara su ciò che deve esser fatto nei tempi consentiti.
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