L'ingresso della Finlandia nella Nato annunciata nella scorse ore, ha determinato una serie di reazioni nel contesto internazionale. Se Joe Biden si è detto felice per l'entrata di un paese confinante con la Russia, lo stesso non si può dire per il Cremlino che non ha tardato a commentare la mossa della Finlandia, annunciando "contromisure" tangibili.
Di fatto, Mosca - per voce di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino - ha riferito che prenderà "le contromisure necessarie per difendere il paese" e che "l’adesione della Finlandia alla Nato è una minaccia per la sicurezza". Poche parole, ma con un indirizzo chiaro.
Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ha invece voluto ribadire che la Finlandia è solo l'ultimo dei paesi che potrebbero entrare all'interno dell'organizzazione. Il prossimo potrebbe essere la stessa Ucraina. Prima - però - c'è da mettere fine ad una guerra che sta durando da troppo tempo:
Nella notte è arrivato il classico video-messaggio di Zelensky rilasciato sul suo canale Telegram.
Quindi, il ringraziamento agli USA per i continui aiuti militari:
Nella giornata odierna, von der Leyen e Macron voleranno a Pechino per incontrare i vertici cinesi. Il viaggio vedrà i due esponenti dell'Unione Europea toccare diverse città asiatiche, prima dell'incontro programmato per domani su come gestire il conflitto in Ucraina e provare ad arrivare ad un dialogo costruttivo, specialmente dopo la visita del Presidente Xi Jinping in Russia negli scorsi giorni.
Detto questo, la Cina - per voce del ministero degli Esteri, Mao Ning - si è detta pronta a sedersi ad un tavolo di discussione che abbia al centro "una soluzione politica della crisi in Ucraina". Il tutto, però, legato ad una specifica condizione, ossia che "la parte europea dimostri indipendenza strategica e saggezza politica e compia passi decisi verso il raggiungimento della pace e della stabilità a lungo termine in Europa".