Elena Di Cioccio Cattivo sangue, il libro in cui parla di come ha vissuto la sua sieropositività sia personalmente, sia nel suo rapporto con gli altri.
Il volume è stato pubblicato il 4 aprile.
Lo spunto di scrittura parte proprio dalla consapevolezza della sua diagnosi. 21 anni fa, l'attrice e conduttrice Elena di Cioccio ha scoperto di essere sieropositiva. La sua storia è il racconto di un'esperienza realmente vissuta. Leggerla è un modo per avere informazioni dirette e vere su cosa significa convivere nella sua stessa condizione, cogliendo la volontà da parte dell'autrice di allontanare il più possibile lo stigma dell'hiv.
Cosa è cambiato dal 2002 ad oggi? E come ha deciso di raccontarsi Elena di Cioccio? Insieme scopriamo tutti i dettagli del suo libro Cattivo Sangue.
La conduttrice ha deciso di raccontarsi, aprirsi, far sapere a tutti la sua storia e come ha vissuto la convivenza con la malattia. Lo ha fatto scrivendo il libro Cattivo Sangue, presentato negli ultimi giorni in diverse interviste, trasmissioni e contenuti speciali tra radio e tv.
Proprio in una di queste, per Radio Dee Jay, ha spiegato cosa l'ha ispirata per questo nuovo volume.
Elena racconta anche il cambiamento dei mezzi, le terapie e "le voci", socialmente diffuse sull'hiv. Parla di come si sono evoluti gli ambienti, i farmaci e le cure, la possibilità di convivenza con questa malattia.
I motivi sono tanti, ma lei riassume quello più importante: lo ha fatto per se stessa, per mettere chiarezza, ordine alla sua storia. I suoi lavori sono per norma legati al mondo della comunicazione e della creatività. Questa realtà, secondo l'autrice, andava raccontata così, proprio con un libro.
Inoltre, scrivendo Elena si è resa conto di avere all'interno di se stessa ancora dei dissidi, dei fatti irrisolti con cui non aveva ancora imparato a convivere e per cui aveva non aveva dato pace a se stessa.
Dopo averlo Elena ha ammesso:
Uno degli obbiettivi principali del libro, così come abbiamo prontamente anticipato, è quello di aggiornare i lettori sulle vere condizioni e possibilità di convivere con l'hiv e di combattere lo stigma che vi ruota attorno. La conduttrice ha detto:
Ha inoltre parlato del suo senso di solitudine, di non comprensione da parte di chi la circondava. Un sentimento, questo, sicuramente narrato più approfonditamente all'interno del volume Cattivo sangue.
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