08 Apr, 2023 - 09:23

Berlusconi, quarta notte in terapia intensiva. Zangrillo lascia il San Raffaele: "Né ottimista, né pessimista" | VIDEO

Berlusconi, quarta notte in terapia intensiva. Zangrillo lascia il San Raffaele: "Né ottimista, né pessimista" | VIDEO

Terza notte tranquilla in terapia intensiva al San Raffaele di Milano per l'ex premier, ricoverato da diversi giorni a causa di problemi di salute. Un netto miglioramento che lo porta addirittura a chiedere di tornare a casa. Ecco come sta Silvio Berlusconi oggi. Il suo medico Alberto Zangrillo dice che risponde bene alle terapie e aggiunge di essere "né ottimista, né pessimista". Verso le 21 di sera il medico personale di Berlusconi, Alberto, Zangrillo ha lasciato il San Raffaele. L’ex premier Berlusconi trascorrerà quindi la quarta notte in terapia intensiva.

Come sta Silvio Berlusconi oggi

L'ex premier è ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano, quella di oggi è la terza notte in terapia intensiva. Sembra stare bene ed ha sentito Giorgia Meloni e Matte Salvini. Berlusconi è affetto da leucemia ma sta rispondendo positivamente alle terapie. Il fratello del fondatore di Forza Italia Paolo Berlusconi ha detto che c'è maggiore ottimismo sulle condizioni di salute. Positive anche le notizie che arrivano dal San Raffaele: è stata infatti una nottata tranquilla per Berlusconi. Il premier si sente meglio e ora chiede addirittura di tornare a casa.

Zangrillo all'ospedale: "Risponde bene alle terapie"

Il medico personale di Berlusconi, Alberto Zangrillo, è arrivato all’ospedale San Raffaele di Milano intorno alle 8:30. E' entrato dall’ingresso D del nosocomio e non ha detto nulla in merito alla salute dell'ex premier. Fonti interne dell’ospedale San Raffaele di Milano riferiscono che anche oggi non è ci sarà alcun bollettino sulle condizioni di salute del leader di Forza Italia. Qualche ora dopo il suo arrivo Zangrillo ha dichiarato: "E' evidente che sono sereno primariamente perchè stiamo facendo del nostro meglio". Non nasconde però di essere sereno "ho davanti un paziente che è anche un grande amico per me non posso negarlo, c'è un grande coinvolgimento personale ma è una persona che ci ha abituato a rispondere sempre al meglio". Il medico di Berlusconi ha infine detto: "quindi anche davanti una patologia grave in una situazione veramente difficile lui sta rispondendo bene alle terapie".

Né ottimismo né pessimismo

Il professor Alberto Zangrillo ha voluto poi specificare che si parla pur sempre di un paziente con una certa età, con una patologia e con una complicanza che sono state definite in un modo preciso: "Ne conseguono delle terapie mirate, delle terapie che seguono le linee guida, delle terapie che devono essere condivise sempre in medicina, quando si applicano le regole della medicina ufficiale, tese al raggiungimento di un obiettivo".

Pertanto secondo il medico dell'ex premier l'obiettivo "è quello di poter raggiungere la risoluzione del quadro clinico patologico". Il medico si è anche soffermato sull'infezione polmonare definita "la complicanza di un quadro clinico patologico di altra natura che stiamo trattando nel modo migliore, cercando, come per tutti i nostri pazienti, di non lasciare nulla al caso".

Zangrillo ha poi spiegato che esiste una strategia terapeutica precisa "per cui tutte quelle che sono le fughe in avanti o indietro, il pessimismo o l'ottimismo non rispondono ai criteri a cui un medico serio è chiamato". Un invito infine a diffidare dalle ricostruzioni fantasiose "che non rispondono ad alcun criterio obiettivo a cui i medici seri si riferiscono, cioè soprattutto una conoscenza obiettiva del quadro clinico".

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"Il mio pensiero va ai 50 malati delle terapie intensive, va ai pazienti di un istituto come questo, come tanti altri istituti d’Italia, che stanno lottando per la vita", ha detto Zangrillo ai cronisti fuori il San Raffaele. "Questa è la cosa più importante per un medico. Cioè cercare sempre di non personalizzare la sua presenza e il contesto".

Il medico del San Raffaele è poi tornato a parlare del suo amico, e paziente, Berlusconi. "dobbiamo fare riferimento al comunicato che io e il professore Ciceri abbiamo licenziato due giorni fa, che è un comunicato estremamente chiaro che fa riferimento a una patologia primitiva di tipo ematologico che è stata definita in modo molto preciso, sia per quanto riguarda le caratteristiche, per quanto riguarda le prospettive generiche. Quindi una patologia emetologica cronica che ha avuto una complicanza, anche questa definita in modo estremamente preciso", ha aggiunto.

"Queste condizioni meritano un trattamento terapeutico adeguato, condiviso con i miei collaboratori, con i collaboratori del professor Ciceri e il professor Ciceri stesso che ha come obiettivo quello della risoluzione del quadro. È chiaro che la risoluzione del quadro, quando un medico la evoca, non è sempre un obiettivo perseguibile". Zangrillo si è poi detto sereno sull'andamento terapeutico dell'ex premier. "Se sono qui fuori è evidente che sono sereno e fiducioso. Le cose stanno andando secondo quelli che sono gli standard attesi. Il nostro obiettivo è chiaro ed è quello che vogliamo perseguire".

"Non voglio assolutamente fare previsioni perché non sarebbe serio, come non sono serie alcune. Una in particolare mi ha colpito su organi di stampa dove c’è un collega che, in modo molto superficiale, si permette di dare, forse perché conosce il quadro clinico e qualcuno glielo ha detto a mia insaputa, delle previsioni che sono proprio quelle che io che conosco il quadro evito di dare. Dei suggerimenti e, quindi, rendendosi in qualche modo veramente ridicolo perché manca di rispettare la regola aurea di noi medici seri che è quella di non parlare di casi clinici che non si conoscono.

Comprendo anche il comprensibile imbarazzo di un istituto serio come il policlinico universitario Agostino Gemelli  di Roma. Queste cose non devono accadere

Zangrillo lascia il San Raffaele

Berlusconi: Zangrillo ha lasciato il San Raffaele

Verso le 21 di sera Zangrillo lascia il San Raffaele. L’ex premier Berlusconi trascorrerà quindi la quarta notte in terapia intensiva.

Paolo Berlusconi in ospedale

Paolo Berlusconi è arrivato al nosocomio per far visita al leader di Forza Italia ed è entrato dall’ingresso di via Olgettina 60.

Le parole di Tajani e Barelli

In un'intervista a Sky il ministro degli Esteri Antonio Tajani dice che Berlusconi si sentirebbe meglio: "Ho sentito i familiari, i medici, Marta Fascina. Berlusconi dice di sentirsi bene. E' un leone. Tutti sono convinti che tornerà presto". E poi ha parlato di un evento il prossimo 5 e 6 maggio con Forza Italia dove potrebbe tornare in pubblico il Cavaliere: "Lavoriamo per un grande evento di Forza Italia a Milano, il 5 e 6 maggio, e potrebbe essere la data del suo ritorno in pubblico". A confermare quanto dice Tajani c'è anche Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia presente a Coffee Break su La7: "Questa mattina ho sentito alcuni famigliari, la notte è trascorsa tranquilla, il presidente Berlusconi risponde alle terapie, questo è molto importante e fa ben sperare. Ovviamente, si tratta di una persona, di un politico, di un imprenditore che non si è risparmiato nella vita, è un ragazzo di una certa età quindi la prudenza è ovvia.

Tifosi del Monza vicini a Silvio Berlusconi

Presenti anche tifosi del Monza sotto l'ospedale con uno striscione per il loro presidente. Qui il video.

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Arrivato Gianni Letta al San Raffaele

Arrivato ora all'ospedale San Raffaele di Milano Gianni Letta. L'ex segretario del Consiglio dei ministri è la prima visita da quando Berlusconi è ricoverato. L'amico dell'ex premier ha detto che l’ha trovato meglio di quanto pensasse: "Abbiamo parlato con il dovuto accorgimento. Letta ha anche confermato che Berlusconi tornerà presto in campo. "Gli possiamo fare un augurio di Pasqua perché la strada della rinascita, se non della risurrezione, è imboccata. Letta ha poi continuato: "L’ha detto benissimo lui. È dura, ma non mollo, ce la farò anche questa volta - ha aggiunto -. Voi lo conoscete, ogni volta che si è dato un obiettivo lo ha raggiunto, e credo che sia su quella strada. Abbiamo parlato e l’ho trovato meglio di quanto pensassi". Qui il video.

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Silvio Berlusconi vuole tornare a casa

Condizioni stabili quelle dell'ex premier avrebbe addirittura chiesto di poter tornare a casa nonostante persista l'infezione polmonare, a riferirlo alcune fonti sanitarie all'Ansa. A confermare che Berlusconi sta bene è anche il figlio Luigi che ha risposto ai giornalisti fuori dall'ospedale sullo stato di salute del padre.

Piersilvio e Marina visitano il padre

La figlia Marina e il secondogenito Piersilvio Berlusconi sono tornati all’ospedale San Raffaele di Milano per fare visita al padre. I due fratelli maggiori sono arrivati sul retro a breve distanza e su due auto diverse. E' il quarto ritorno consecutivo dall’ingresso dell'ex premier in terapia intensiva nel nosocomio meneghino. Si aggiungono anche loro alle tantissime visite che il padre ha ricevuto in questi giorni.

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Confalonieri al San Raffaele

Anche sabato 8 aprile, il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, è tornato a visitare Berlusconi. È la terza volta consecutiva che il numero uno di Mediaset, e amico di Berlusconi, torna al San Raffaele. Questa volta usando l'ingresso sul retro, lato via Olgettina.

Rozulli: "Leggo scenari fantasiosi"

La presidente senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli, rompe il silenzio e parla oggi di come sta Silvio Berlusconi per smentire gli scenari inventati apparsi qua e là. "Ognuno affronta come meglio crede questi giorni", dice Ronzulli, sottolineando di aver scelto la via del "silenzio". Un silenzio rotto perché "leggo sui quotidiani retroscena fantasiosi, letteralmente inventati, riguardo a inesistenti scenari che mi riguardano ma che non mi appartengono e non corrispondono minimamente alla realtà".

"In questo momento, chi vuole bene al presidente Berlusconi, come la sottoscritta, non si preoccupa di qualcosa di diverso che non sia la sua salute. Per quanto mi riguarda, Forza Italia è Berlusconi, Forza Italia sarà sempre Berlusconi - e quindi la mia casa - che sta affrontando con forza e tenacia la sfida più grande, che vincerà tornando più forte di prima, conclude. 

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Francesco Fatone
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