Matteo Salvini auspica "almeno un centro rimpatri per ogni regione" per i migranti che arrivano in Italia. Il leader della Lega ne ha parlato a Udine, dove è intervenuto per sostenere il candidato sindaco Pietro Fontanini, esponente di lungo corso del Carroccio.
Tornando sul tema dell'immigrazione, il ministro delle Infrastrutture ritiene "fondamentale che l'Europa si svegli e intervenga". Secondo Salvini, "è da anni" che l'Unione Europea "chiacchiera", ma "non ha mai mosso un dito".
Proprio il Friuli-Venezia Giulia è considerato uno dei punti di arrivo della cosiddetta rotta balcanica. Per questo, Salvini chiama in causa anche la Slovenia, affinché "faccia quello che deve fare e che faceva in passato", ossia i rimpatri di chi supera illegalmente il confine.
In caso contrario, "saremo costretti a reinstallare dei punti di controllo ai confini": "non è la mia o la nostra priorità, ma non è possibile essere lasciati soli, a Trieste, a Lampedusa, a Ventimiglia, a Cutro".
Salvini ha poi chiuso definitivamente a possibili tensioni interne alla maggioranza. Nel mirino della stampa erano finite in particolare le nomine per le società partecipate dello Stato. Proprio sulle nomine, erano emersi possibili contrasti tra Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.
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