Negli ultimi giorni il Terzo Polo è emerso come il grande protagonista dell'intera scena politica italiana. Il tramonto del progetto di un grande partito unico che riunisse tutti i liberali d'Italia sotto lo stesso tetto è finito infatti sotto i riflettori anche, e soprattutto, per via degli screzi personali tra i due leader coinvolti. In queste ore, dunque, la questione che tiene banco riguarda proprio il futuro delle due forze politiche che avrebbero dovuto convergere: Azione e Italia Viva. L'ipotesi che Carlo Calenda e Matteo Renzi si dividano resta, senza dubbio, quella più papabile. I due, nei giorni scorsi, non se le sono di certo mandate a dire, dopo che le riunioni sulla nascita del nuovo partito si sono risolte in un enorme nulla di fatto. Tutto sembra andare, insomma, nella direzione di un divorzio ampiamente annunciato. Eppure, nelle ultime ore, c'è chi sta provando un ultimo, disperato, tentativo per salvare l'alleanza tra i due.
Resta, tuttavia, lo scetticismo da parte del "quasi" alleato Calenda, verso queste le ultime dichiarazioni di Matteo Renzi, che già qualche mese fa aveva annunciato il suo passo di lato rispetto alla politica. Nonostante i dubbi, però, oggi già impazza il toto-nome su chi sarà il prossimo leader della casa dei liberali italiani. A quanto pare, la scelta sembra essere destinata a ricadere su una rosa di nomi tutti al femminile. Mara Carfagna, Mariastella Gelmini ed Elena Bonetti sono infatti in pole position per assumere la guida del nuovo partito unico. Si tratta in tutti e tre i casi di nomi di alto spessore politico. Le prime due, fedelissime di Silvio Berlusconi, hanno lasciato Forza Italia dopo la scelta del Cavaliere di andare ad elezioni anticipate, contribuendo alla caduta del governo Draghi, e migrando così verso Azione. La terza, a sua volta, è membro di punta di Italia Viva, già ministro delle Pari Opportunità proprio nell'ultimo governo.
Il Terzo Polo, insomma, sembra voler continuare a mantenere i fari puntati su di sé. Se Renzi e Calenda si divideranno, o riusciranno infine a coesistere, resta il vero nodo da sciogliere. Ad oggi, l'unica soluzione possibile per assistere effettivamente alla nascita di un partito unico dei liberali sembra essere la scelta di una di queste tre donne. Staremo a vedere se il progetto politico riuscirà ad andare in porto.