Le recenti dichiarazioni di Francesco Lollobrigida riguardanti la sostituzione etnica hanno scatenato reazioni dure da parte dell’opposizione. I primi ad attaccare le parole del ministro sono stati Giuseppe Conte ed Elly Schlein. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Lollobrigida si difende e chiarisce cosa si celava davvero dietro quella infelice espressione.
Sostituzione etnica, Lollobrigida: Nessun riferimento a Hitler e Mussolini
Il ministro ci ha tenuto subito a chiarire che quell’espressione non fa alcun riferimento al mito hitleriano e mussoliniano, in quanto "ben lontani dalla sua formazione
E chiarisce:
Stavo parlando in positivo di immigrazione legale, il cui primo nemico è quella illegale. Un concetto chiaro, per dire che l’indirizzo del governo è prendere atto di un drammatico decremento della natalità, che fa prevedere nei prossimi anni un abbattimento drammatico della nostra popolazione.
L’obiettivo di Lollobrigida, spiega, è quello di costruire un sistema di welfare che crei le condizioni per chi vuole di mettere al mondo i figli.Alla domanda se ammette o no di avere evocato errore la teoria del complotto mondiale tipica destre xenofobe e neonaziste risponde:
Cerchiamo di capirci. Nella mia vita ho preso distanze siderali da chi immagina complotti internazionali, e altre follie di questa natura. E ricordo alcuni esempi clamorosi di sostituzione, perpetrati dal fascismo in Alto Adige, da Stalin con la russificazione dell’Ucraina o da Putin in alcune aree del Donbass».
In merito alle parole di Orbán, quando dice agli ungheresi non mescoliamoci con altre razze, il ministro commenta:
Non ho grande confidenza con Orbán e se condividessimo tutte le sue idee sarebbe con noi nel gruppo dei Conservatori Ue. Sono contrario all’uso politico della parola razza e ritengo che stoni nella nostra Costituzione. Si sta cercando di fare un caos sul tema serissimo della denatalità e sul tentativo di mantenere il nostro modello.
Gli attacchi di Elly Schlein
Elly Schlein ha definito le parole di Lollobrigida "disgustose da suprematista bianco. A tal proposito, il ministro ha affermato:
Non voglio nemmeno commentare insulti e aggressioni verbali. Ma ho dato mandato ai miei legali di querelare chi mi ha rivolto offese gravi, dandomi dell’hitleriano o paragonandomi a criminali nazisti.
Infine, alla domanda se sarà presente in Italia o se andrà in Giappone il 25 aprile, fa sapere:
No, vado al G7 e non è una scusa. Spero di tornare in tempo, perché ci tengo a partecipare alle celebrazioni.