Al termine di una settimana bollente sotto il profilo del termometro politico, il Senato ha approvato la conversione in legge del decreto Migranti (chiamato "Decreto Cutro"). Un lungo lavoro a causa dell'esame dei singoli emendamenti, che ha portato alla modifica di alcuni punti sostanziali del testo, tra cui la protezione speciale.
A Palazzo Madama sono stati registrati 92 voti favorevoli e 64 contrari. Il testo passerà ora alla Camera, per ricevere l'ultima approvazione ed essere formalmente "tradotto" entro il prossimo 9 maggio. Non si attendono grandi novità né in materia di modifiche né di risultati.
Una delle norme più discusse contenute nel decreto è quella sulla protezione speciale. Con il nuovo emendamento, mediato dall’esponente di Forza Italia Maurizio Gasparri, la maggioranza si è allineata per riscriverlo da zero ed evitare un vizio di forma in termini di incostituzionalità (oltre a essere più affine ai Trattati europei sull’immigrazione). La linea del governo rimane comunque quella di forte limitazione nei confronti della misura, adottata come alternativa di permesso di soggiorno oltre all’asilo politico.
La revisione è parsa a molti un tentativo di ristabilire equilibrio e tranquillità dopo giorni di tensione e di pressioni esterne da parte della galassia di centrosinistra (sindaci e governatori in primis). Ma non va dimenticato anche il giudizio del presidente della Repubblica Mattarella, nei cui confronti Meloni ha sempre avuto un occhio di riguardo.
L'aula del Senato conferma inoltre il nuovo reato penale per i trafficanti di esseri umani, con pene fino a 30 anni in caso di vittime, lesioni gravi e gravissime. La modifica dell’emendamento, proposto dalla Lega, specifica che il reato si configura con qualunque" mezzo di trasporto utilizzato. Bocciati tutti gli emendamenti delle opposizioni che chiedevano di sopprimere l'articolo o modificarlo.
Le opposizioni sono riuscite a rallentare parzialmente i lavori, ritardando l'approvazione del testo di almeno un giorno, rimanendo comunque fortemente critiche.
Carlo Calenda, leader di Azione, parla di "presa in giro nei confronti dei cittadini":
Dal Pd, oltre al segretario Elly Schlein ha parlato anche il capogruppo Francesco Boccia e il senatore Andrea De Giorgis:
C'è forte contrarietà anche da Ivan Scalfarotto (Italia Viva) e dall'Alleanza Verdi-Sinistra:
Tornando alla maggioranza, la capogruppo FI Licia Ronzulli parla di "garanzia di protezione e diritti a chi ne ha veramente bisogno". L'europarlamentare della Lega Tosato definisce l'ok del Senato "un passo avanti rispetto a un'emergenza che esiste e che va affrontata".