Juventus senza penalizzazione, ecco come cambia la classifica di Serie A. Restituiti i 15 punti i bianconeri sono nuovamente in zona Champions, troppo lontani dal Napoli per ambire alla scudetto ma più vicini al secondo posto occupato dalla Lazio
Torna a sorridere Allegri a poco dal calcio di inizio del match di ritorno dei quarti di finale di Europa League dove la Juventus affronterà lo Sporting. Con la decisione di oggi i bianconeri riacquisiscono i 15 punti sottratti a gennaio in classifica e tornano in zona Champions League, ne fa le spese il Milan che scende al secondo posto. Ora cambia tutto: la Juventus non può ovviamente ambire al titolo, il primo posto è troppo lontano e servirebbe un'impresa titanica-accompagnata da un suicidio sportivo del Napoli- per riuscire a portarlo a Torino. I bianconeri possono puntare al secondo posto occupato dalla Lazio.
I biancocelesti, protagonisti di una brillante stagione si trovano da un momento all'altro alle spalle i bianconeri. "Fanno le spese" della restituzione dei 15 punti le due milanesi: il Milan è quinto a -3 dalla zona Champions mentre l'Inter è sesta a -5. Resta salda al quarto posto la Roma di Mourinho a -3 dai bianconeri e con il vantaggio di aver vinto uno scontro diretto e di aver pareggiato la trasferta di Torino. L'Atalanta scende in zona Conference League e a -7 dalla Champions. Orobici che dovranno guardarsi le spalle dall'ambizioso Bologna e dalla Fiorentina, rispettivamente a -5 e a -7.
Tripudio di gioia fra i tifosi bianconeri che si erano rassegnati a non vedersi restituiti i punti di penalizzazione. C'è invece chi contesta la scelta, come Tiago Pinto che sulla restituzione dei 15 punti alla Juventus in attesa del nuovo giudizio dice "devo ridere per non piangere" ed aggiunge "Non sono avvocato, non mi compete, ma come uomo di calcio se abbiamo giocato per tre mesi con una classifica che non corrisponde, è un meccanismo sbagliato", ha osservato il dirigente portoghese. Soddisfatto il ceo della Vecchia Signora Franco Calvo: "C'è soddisfazione per una classifica che non è sub judice che dà soddisfazione a noi e a chi compete contro di noi". Ai microfoni di Sky Sport ha poi aggiunto anche un pensiero per Paratici, Cherubini, Agnelli e Arrivabene: "Oggi abbiamo vissuto in attesa, la sentenza è arrivata ma l'abbiamo vissuta con serenità. C'è rammarico perché il ricorso di alcuni dirigenti, dell'ex Presidente Agnelli, di Paratici, di Cherubini, di Arrivabene, non è stato accolto. C'è solidarietà per loro ma c'è soddisfazione perché parte del cda, come Nedved, ha visto accolto il ricorso".
Per il ceo bianconero non si possono fare ulteriori previsioni: "Hanno detto 30 giorni per le motivazioni. Fare ipotesi è impossibile. Siamo convinti di aver sempre operato nel giusto, questa convinzione rimane al netto delle decisioni di oggi. E' da gennaio che c'è stata la sentenza che abbiamo avuto un dialogo con il massimo rispetto".