Bonus fondo perduto solare e pannelli fotovoltaici per le imprese agricole, anche individuali. Il ministero dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sbloccato le risorse del Parco Agrisolare destinato alle sovvenzioni a favore delle imprese agricole per l'installazione di impianti di energia alternativa e pulita. In tutto, le risorse a disposizione sono pari a 1,5 miliardi di euro fino al 2026, ma da subito si possono presentare le domande per 990 milioni di euro. La misura rientra nelle risorse stanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), nella missione 2, componente 1 e investimento 2.2.
I bonus a fondo perduto rientrano nell'obiettivo di realizzare impianti fotovoltaici sugli immobili a utilizzo produttivo nel settore agricolo, agroindustriale e zootecnico. L'installazione degli impianti fotovoltaici, ai fini dell'ottenimento del fondo perduto, deve soddisfare il consumo proprio di energia alternativa o condiviso, nel caso si tratti di imprese associate. Pertanto, le imprese che presentano domanda dei bonus per i pannelli fotovoltaici e impianti a energia solare, devono dimostrare il soddisfacimento del fabbisogno energetico per l'attività agricola e per la mobilità alternativa, anche dei mezzi utilizzati per le lavorazioni. Particolare attenzione, pertanto, deve essere prestata da chi invii la pratica per quanto concerne le spese ammissibili, elencate nel decreto ministeriale pubblicato sul portale del ministero dell'Agricoltura.
Da quanto si legge nel decreto del ministero dell'Agricoltura, la domanda di incentivi deve essere presentata dal soggetto beneficiario avente a oggetto:
Le spese ammesse ai bonus a fondo perduto dei pannelli fotovoltaici in agricoltura riguardano:
Per la richiesta degli incentivi a fondo perduto, è necessario che le imprese (anche gli imprenditori agricoli individuali) operino in agricoltura o nel settore agroindustriale. Sono ammesse al finanziamento dei pannelli fotovoltaici anche le cooperative agricole e le imprese organizzate in Ati (associazioni temporanee) o Rti (reti d'impresa). Non possono presentare domanda dei contributi a fondo perduto per l'installazione dei pannelli fotovoltaici i soggetti esonerati dalla contabilità Iva e che abbiano un volume d'affari all'anno entro i 7.000 euro. Per i progetti, gli incentivi a fondo perduto possono arrivare a 100mila euro per i sistemi di accumulo. I contributi aumentano di ulteriori 30mila euro nel caso in cui l'impresa procede con l'installazione di dispositivi di ricarica elettrica ai fini della mobilità sostenibile. Tale mobilità può riguardare anche le macchine agricole.
Per la presentazione delle domande degli incentivi sull'installazione degli impianti fotovoltaici è necessario procedere esclusivamente mediante la piattaforma informatica che verrà messa a disposizione dal ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Le scadenze e le modalità della pratica saranno fissati nel provvedimento attuativo di prossima uscita del ministero. Tra i documenti da allegare all'istanza, figura la relazione tecnica asseverata di un professionista abilitato e il modello informatizzato con l'anagrafica del soggetto richiedente.