Liam Gallagher apprezza l'album creato con l'intelligenza artificiale. All'ex Oasis l'album fatto grazie all'aiuto dell'Ai non è dispiaciuto per niente: il "disco che non esiste" si chiama proprio Aisis e ricrea canzoni che canterebbero i fratelli Gallagher.
Una reunion dei fratelli Gallagher è un sogno di tanti amanti della musica. Il duo che scritto la storia del brit-rock nel corso degli anni '90 si è sciolto da ormai 14 anni e sembra che i due artisti tutto vogliano meno che ridiscutere di un progetto comune. Ed è qui che entra in gioco l'intelligenza artificiale: la tecnologia ha permesso di creare un intero album del duo di Manchester che i fan del gruppo hanno apprezzato un sacco.
Il nome del "disco che non esiste" è Aisis, un gioco di parole che unisce "Ai", ovvero intelligenza artificiale, e Oasis, il gruppo dei fratelli Gallagher. Di per sé il lavoro è impressionante al punto tale da sembrare vero. I "compositori del disco" hanno pensato nel corso del lockdown del 2020 di ricreare un lavoro che potesse rispecchiare cosa avrebbe esattamente fatto la band inglese. I Breezer-questo il nome dei compositori- ha utilizzato la voce di Liam ricreata con l'Ai. Il progetto si presenta, secondo i membri della band, come un concept album che proverebbe da un'altra realtà. Alla base dell'idea c'è la rassegnazione di non vedere mai più gli Oasis riuniti e quindi di far uscire un album creato interamente con Ai.
L'album non è sfuggito certamente all'attento ascolto di Liam che rispondendo ad alcune domande dei suoi fan dal suo profilo Twitter-con il classico sarcasmo che lo contraddistingue-ha commentato il lavoro. Secondo l'artista britannico il "disco" è un progetto davvero bello e aggiunge "meglio della roba che gira attualmente". Non è la prima volta che un album o un brano viene creato con l'Ai, l'ultimo caso noto è quello di Drake e The Weeknd ma i due artisti non sembrano avere avuto lo stesso apprezzamento che ha avuto Liam Gallagher per il loro brano finto.