Sospiro di sollievo per Alberto Zaccheroni che è stato dimesso dall'Ospedale Marconi di Cesenatico dopo due mesi di ricovero a causa di un trauma cranico riportato a seguito di una caduta in casa. L'allenatore era stato ricoverato d'urgenza lo scorso 10 febbraio nel reparto di terapia intensiva del Bufalini di Cesena prima di essere spostato nel nosocomio di Cesenatico dove ha proseguito la riabilitazione. Le sue condizioni sono visibilmente migliorate ottenendo il nullaosta dai medici per tornare a casa dove continuerà la convalescenza. "Sono stato fortunato, sia al Bufalini che al Marconi ho trovato un personale eccezionale. Ringrazio tutti", ha detto Zac prima di salire a bordo della vettura che lo ha riportato dalla famiglia.
L'incidente risale allo scorso 10 febbraio quando Alberto Zaccheroni stava scendendo le scale interne del suo appartamento di Cesenatico tenendo in braccio la sua cagnolina. E' scivolato su un gradino perdendo l'equilibrio cadendo rovinosamente, nel tentativo di proteggere l'animale domestico ha battuto violentemente la testa perdendo subito i sensi. Per sua fortuna in casa erano presenti la moglie Fulvia e la moglie del figlio Luca che hanno avvertito il tonfo a terra e quindi sono immediatamente intervenuti chiamando i soccorsi. L'ambulanza ha prelevato il tecnico trasportandolo d'urgenza all'Ospedale Bufalini di Cesena dove è stato ricoverato in terapia intensiva per qualche giorno a causa di un violento trauma cranico. Con il migliorare delle condizioni è stato trasferito alla struttuta Marconi di Cesenatico dove ha potuto proseguire la riabilitazione non essendo più in pericolo.
Cinquanta giorni prima del suo ritorno a casa con tanto affetto ricevuto da parte del mondo del calcio con diversi protagonisti che sono rimasti in contatto con la famiglia per sapere le condizioni di salute del tecnico. Grandi giocatori del passato come Andriy Shevchenko conosciuto durante la sua esperienza sulla panchina del Milan fino ad Angelo Ogbonna con cui ha lavorato nell'avventura al Torino. Il primo invece a contattarlo appena rientrato a casa è stato Arrigo Sacchi con cui ha un forte legame di amicizia da diversi anni.
Alberto Zaccheroni è un allenatore italiano di calcio nato a Meldola, in provincia di Forlì-Cesena, il 1º aprile del 1953. Zaccheroni è un tecnico molto rispettato nel mondo del calcio grazie alla sua lunga carriera da allenatore e ai numerosi successi ottenuti in Italia e all'estero. La carriera come allenatore inizia nel 1983 con la squadra del Cesena in Serie B. Dopo diverse stagioni passate come allenatore in varie squadre di Serie B e C, viene chiamato sulla panchina della Udinese nel 1995, con cui ottiene un clamoroso quinto posto. L'anno successivo, grazie ai suoi meriti, viene scelto per allenare l'AC Milan, dove ha l'onere di sostituire Fabio Capello. Con la squadra rossonera vince lo scudetto nel 1999.
In seguito, il tecnico romagnolo ha allenato molte squadre in Italia, tra cui la Lazio, la Torino e il Venezia, nonché alcuni club di successo all'estero come il Nagoya Grampus Eight in Giappone, dove ha vinto il Campionato giapponese nel 2010. Zaccheroni è stato anche allenatore della nazionale giapponese di calcio dal 2010 al 2014, portandola a vincere la Coppa d'Asia del 2011 e qualificandola ai Mondiali del Brasile del 2014.
Alberto Zaccheroni è un uomo che ha saputo gestire al meglio le squadre per cui ha lavorato grazie alla sua grande esperienza e conoscenza del calcio. Inoltre, è stato molto apprezzato dai suoi giocatori per la sua capacità di motivazione e di creare un ambiente di lavoro positivo dentro e fuori dal campo. Nonostante non sia sempre stato immune da critiche, è rimasto sempre un grande interprete del calcio italiano e uno dei tecnici più in grado di gestire squadre con personalità e talento.