Ignazio La Russa non ci sta e rispedisce al mittente falsità e offese sulle sue dichiarazioni a proposito del 25 aprile e dell'antifascismo. Dichiarazioni, a suo dire, oggetto di un clamoroso malinteso, alimentato da "chi non sa leggere le agenzie o vuole a tutti i costi polemizzare e offendere". Il presidente del Senato annuncia anche di essere pronto a difendersi da calunnie e turpiloqui piovuti su di lui negli ultimi giorni.
La Russa prova così a ripercorrere la cronistoria delle sue dichiarazioni. Il punto è soprattutto spiegare quale fosse il suo riferimento sul tema dell'antifascismo in relazione alla Costituzione. L'ex ministro della Difesa cita il suo scambio di battute in Senato con due cronisti delle agenzie Ansa e Agi, a cui si è accostato un giornalista di Repubblica.
Anche Matteo Salvini è stato interpellato sulla questione La Russa: a margine della sua visita al Salone del Mobile di Milano, il vicepremier ha spiegato come celebrerà la ricorrenza.
Neppure il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha voluto dare ulteriore adito alle polemiche. Come il leader della Lega, il vicepresidente di Forza Italia ha dribblato le domande su La Russa e l'antifascismo.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *