Eredità di Michael Jackson: la madre sta per tornare in tribunale, secondo quando fanno sapere fonti certe a Radar Online. La signora Katherine ha ben 92 anni, tuttavia dovrebbe testimoniare nei prossimi giorni nella battaglia legale sull'eredità del figlio. Insieme a lei dovrebbero comparire di fronte al giudice anche John Branca e John McClain, ovvero gli esecutori testamentari.
Ricordiamo che la star del pop è venuta a mancare a soli 50 anni il 25 giugno del 2009 e ha lasciato tutta la sua eredità ai tre figli Prince, Paris e Blanket. Per quanto riguarda la madre ha lasciato una sorta di vitalizio di circa 67 mila dollari al mese. Dopo due mesi dall'apertura del testamento però la donna si è opposta e da allora è protagonista di questa battaglia sull'eredità. Praticamente una guerra tra nonna e nipoti. Hanno fatto sapere Branca e McClain:
L'eredità di Jackson (circa 1 miliardo di dollari con circa 500 milioni di debiti), come già detto, è stata divisa tra sua madre Katherine, i tre figli e delle associazioni benefiche. Non è stato dato nulla al padre, a causa dei dissensi tra i due. Senza dimenticare che la sua improvvisa dipartita ha scatenato una impennata di vendite musicali, superando qualsiasi record. Nella prima settimana successiva al decesso i dischi dell'artista occupavano i primi nove posti nella chart di Billboard "Top Pop Catalog Albums".
Inoltre, per la prima volta in assoluto, tutti i primi dieci posti della classifica di Billboard "Catalog Album Chart" furono occupati da un solo cantante dato che Jackson occupava ogni posizione. Basti pensare che le sole vendite della canzone Thriller incrementarono del 3.551 per cento. In totale con quasi 9 milioni di dischi venduti nei soli Stati Uniti e oltre 30 milioni nel mondo, nel 2009, Jackson diventò l'artista più venduto dell'anno.
Nel frattempo Il biopic che sarà diretto da Antoine Fuqua ha già ricevuto le prime critiche, da parte di Dan Reed, regista di Leaving Neverland, il documentario che denunciava i presunti abusi del re del pop ai danni di bambini. In un lungo editoriale pubblicato sul Guardian, il regista ha chiesto se sia giusto o no dedicare un film a Jackson: