Come sta Erdogan: il presidente turco ha accusato un malore

Come sta Erdogan? Il presidente turco ha accusato il 25 aprile un malore a pochi giorni dalle elezioni e durante un talkshow televisivo su UlkeTv ha chiesto di poter lasciare la trasmissione.

Come sta Erdogan

Il presidente turco sta ancora aspettando il permesso dei medici per riprendere la campagna elettorale sospesa lo scorso 25 aprile, quando ha avuto un malore ed ha dovuto annullare ogni suo impegno. Nonostante sia "fermo" a causa del recente problema di salute ha comunque parlato con Putin ed è comparso all’inaugurazione del primo reattore della centrale nucleare di Akkuyu.

Il malore qualche giorno fa

Erdogan è reduce di un malore a poco dalle elezioni del 14 maggio. Il presidente turco si è sentito male in un programma dell'emittente televisiva UlkeTv ed ha chiesto di lasciare la trasmissione. Una vita movimentata, quella di Erdogan: il capo di stato ha presenziato a molti eventi dalla sua candidatura ed è anche reduce dal Ramadam. Si è parlato per qualche ora anche di un infarto ma è arrivata la smentita negli scorsi giorni del ministro della Comunicazione. Il presidente quando si riprenderà dal recente malore ricomincerà la sua campagna elettorale in un contesto più difficile rispetto agli anni passati.

Elezioni in Turchia: la situazione

Urne aperte dal 14 maggio in Turchia e mai come quest'anno si respira aria d'incertezza su chi guiderà il Paese e soprattutto su come lo farà. Da una parte il presidente Erdogan non è dato come vincitore certo e se lo fosse sarebbe riconfermato con vantaggio minimo sui suoi avversarsi, consegnandosi ad un mandato pieno di incertezze. Troppe le fragilità emerse nell'amministrazione della Turchia negli ultimi anni. Gli avversari di Erdogan sono per ora compatti ma in caso di vittoria bisognerà vedere quanto è realmente unita questa coalizione che riunisce al suo interno idee politiche molto diverse. Oggi il partito filo curdo Hdp ha ribadito il suo sostegno a Kemal Kilicdaroglu, sfidante del presidente in carica. Il voto dei curdi sarà decisivo nelle prossime elezioni.