Superbonus, come procedere con la dichiarazione dei redditi 2023? Dal pomeriggio di oggi, 2 maggio, è possibile prendere visione del modello precompilato dal portale dell'Agenzia delle entrate che contiene anche le spese del 2022 sostenute per il superbonus. La stessa procedura può essere utile a chi abbia fatto anche sei semplici lavori trainati, quali ad esempio l'installazione di infissi o di caldaie. Per alcuni contribuenti potrebbero sommarsi anche lavori nelle parti comuni di un edificio, quali il cappotto termico in ecobonus 110% nel condominio. I lavori potrebbero essere stati effettuati da due fornitori differenti, uno che abbia provveduto ai lavori nell'appartamento per il cambio degli infissi, e l'altro che abbia fatto gli interventi nelle parti comuni del condominio.
Per la dichiarazione dei redditi 2023, eventualmente anche utilizzando il modello precompilato, è necessario seguire le medesime regole della cessione dei crediti in superbonus. Pertanto, anche nel caso di lavori per il cambio di infissi e caldaie, è utile tener conto delle spese sostenute nel 2022 e documentate dai bonifici effettuati tramite banca o Poste Italiane. Le regole da seguire per la dichiarazione dei redditi sono elencate negli articoli 119 e 121 del decreto legge numero 34 del 2020. Ulteriori richiami fiscali si ritrovano nei commi 894 e 895, dell'articolo 1, della legge di Bilancio 2023 (197 del 2022), ma anche nella circolare dell'Agenzia delle entrate numero 16/E del 2021, in particolare su quanto specifichi il paragrafo 1.2.
Le disposizioni sul superbonus in sede di dichiarazione dei redditi concernono soprattutto le asseverazioni e la documentazione utile. In primis, è necessaria l'asseverazione dell'Enea sui requisiti tecnici e sulla congruità delle spese sostenute. Inoltre, è occorrente il visto di conformità nel modello di dichiarazione dei redditi 730 o nel modello Redditi. Per questi due adempimenti vige la regola del pagamento "per cassa". Ovvero i bonifici devono riferirsi allo stesso anno d'imposta della dichiarazione dei redditi, ovvero il 2022.
Il modello precompilato 2023 di dichiarazione dei redditi semplifica anche la documentazione necessaria per gli adempimenti fiscali. Infatti, il visto di conformità non viene richiesto in due situazioni:
Altra informazione importante per chi si appresti a effettuare la dichiarazione dei redditi 2023 è quella riguardante il costo per ottenere il visto di conformità delle spese. Tale costo, che è obbligatorio per la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi, può essere detratto al 110 per cento secondo quanto ha spiegato l'Agenzia delle entrate nella circolare 23/E del 2022 e in quella successiva 28/E.
Il visto di conformità delle spese non è richiesto se il contribuente debba procedere con la detrazione nella dichiarazione dei redditi di bonus edilizi differenti dal superbonus 110%. In questi casi, infatti, la dichiarazione è ancora più semplificata dal fatto che non serva la nuova asseverazione di congruità dei costi sostenuti per far effettuare la generalità dei lavori.