Bce pronta ad un nuovo rialzo dei tassi di un quarto di punto. Una decisione che seguirebbe la scia della Fed: nella giornata di ieri, mercoledì 3 maggio, la Banca centrale americana ha aumentato il tasso di interesse dello 0,25%, come previsto. Si tratta del decimo incremento consecutivo da parte della Federal Reserve.
I mercati sono dunque in attesa della contromisura della Banca centrale europea. L'occhio va ai dati dell'inflazione nell'Eurozona, che ipotizzerebbero persino l'eventualità di un rialzo di mezzo punto percentuale.
+7% ad aprile: a tanto ammonta la crescita dell'inflazione nell'area euro nell'ultimo mese. Percentuali in aumento rispetto al 6,9% di marzo, che rappresentano l'apice degli ultimi sei mesi.
Un'eventualità, quella di un nuovo rialzo dei tassi da parte della Bce, sulla quale aveva avvertito anche Giancarlo Giorgetti. Il ministro dell'Economia aveva dato l'allarme, sottolineando "rischi per la stabilità finanziaria e seri problemi di bilancio" per l'Italia in caso di nuovi rialzi dei tassi. Sulla questione si era espresso anche il vicepremier Antonio Tajani.
Gli effetti dei rialzi rischiano di compromettere anche l'economia in generale. Secondo il parere di Francesco Saraceno di Ofce, Sciences Po e Luiss, la Banca centrale "sa che fra qualche mese inizieranno a mordere le sue politiche, sul credito, sul consumo e sull'investimento delle imprese", e quindi dovrebbe "mettersi in pausa per evitare una recessione".
Secondo diversi economisti, non è detto che le prospettive di recessione siano scampate del tutto. Ciononostante, gli analisti di mercato ipotizzano che la Bce non sia orientata verso una pausa dal rialzo dei tassi. Gli ultimi dati, ciononostante, pongono l'Eurozona complessivamente fuori pericolo: lo stress bancario di metà marzo non ha fatto troppi danni agli asset europei. Il Pil dell'Eurozona si mantiene in lieve crescita (+0,1%). Per questo motivo Francoforte potrebbe decidere di proseguire sulla rotta indicata finora.
Rumors che sono diventati presto realtà: la Banca centrale europea ha confermato il nuovo aumento dei tassi di interesse di riferimento per l'Eurozona. Un rialzo pari a 25 punti base, che costituisce un rallentamento della dinamica nella stretta monetaria.
Troppo elevata l'inflazione nell'Eurozona, pari al 7%: la Bce la vorrebbe al 2%, come spiegato dalla presidente Christine Lagarde in conferenza stampa a Francoforte.