Il ministro Darmanin parla della questione migranti in Italia, parole forti all'indirizzo della premier Meloni. Non si sono fatte attendere le risposte da parte di alcuni esponenti del governo. Critico anche Provenzano del Partito Democratico.
Darmanin su migranti ed Italia
Il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, in un’intervista a Radio Monte Carlo ha parlato della gestione dei flussi migratori da parte del governo italiano, ha rivolto parole molto dure all'indirizzo di Giorgia Meloni. Stando alle dichiarazioni di Darmanin la premier non è capace di gestire l'attuale situazione. Non si sono fatte attendere le risposte: il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annullato la sua visita a Parigi di oggi. Nell'agenda del ministro c'era un incontro con il corrispettivo Catherine Colonna atteso ormai da mesi, il ministro degli Esteri francesi ha provato anche a far cambiare idea a Tajani ma senza alcun successo. La speranza da Parigi è che la visita, ora, venga rapidamente riprogrammata. Polemiche che arrivano all'indomani dell'approvazione del Dl Migranti.
Non andrò a Parigi per il previsto incontro con @MinColonna .Le offese al governo ed all’Italia pronunciate del ministro @GDarmanin sono inaccettabili.Non è questo lo spirito con il quale si dovrebbero affrontare sfide europee comuni.— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) May 4, 2023
Le parole di Darmanin
Tutto nasce da un attacco all'indirizzo di Marine Le Pen e si sposta al governo italiano e alla gestione dei migranti. Secondo il ministro francese in questo momento il governo attuale-tacciato di essere "amico" di Le Pen-non sarebbe in grato di gestire una delle più imponenti crisi migratorie che il nostro Paese abbia mai affrontato. Una crisi migratoria che impatta anche sulla Francia, a detta del ministro, soprattutto nelle regioni del Sud. "C’è un vizio nell’estrema destra" conclude Darmanin "è quello di mentire alla popolazione.
Le reazioni dalla politica
Non si sono fatte attendere le reazioni da parte della politica italiana alle parole di Darmanin. Oltre a Tajani che ha definito "inaccettabili" le esternazioni da parte del ministro degli Interni francese, il sottosegretario Molteni ha detto che l'Italia non accetterà lezioni dalla Francia sul tema immigrazione. Il ministro per l'Agricoltura e la sovranità alimentare Francesco Lollobrigida dichiara di "non aver tempo da perdere con i ministri francesi". Critica anche Mariastella Gelmini che ha definito "inappropriate" le dichiarazioni del ministro francese. La delegazione della Lega al Parlamento europeo ha scritto su Twitter che "se (in Francia) pensano che l'Italia sia il campo profughi d'Europa si sbagliano di grosso". Su Twitter ha parlato anche Peppe Provenzano, responsabile Esteri delle segreteria nazionale del Pd che ha ribadito che l’opposizione al governo Meloni la fa l’opposizione italiana: "Il ministro francese Darmanin può serenamente dedicarsi ai suoi problemi interni. Ma l’ennesima crisi diplomatica con la Francia, alimentata dalle scelte del governo, non è nell’interesse nazionale".
Le parole del ministro francese #Darmanin contro il governo e contro l’Italia sono inaccettabili. Altro che solidarietà europea: ecco chi non vuole risolvere l’emergenza immigrazione. Se a Parigi pensano che l’Italia sia il campo profughi d’Europa, si sbagliano di grosso.— Lega Parlamento Europeo (gruppo ID) (@Lega_gruppoID) May 4, 2023
Magi: "Darmanin ha ragione"
Riccardo Magi, segretario di +Europa, invece ha dato ragione a Darmanin: "Il governo Meloni è incapace di gestire la questione migranti. Non lo dico io, non lo dice Darmanin. Lo dicono i fatti. Basti pensare che il decreto Cutro replica esattamente tutto ciò che di sbagliato è stato fatto in questi anni". Calenda, su Twitter, invece parla di toni eccessivi da parte del ministro e ribadisce che i due Stati devono collaborare e non scontrarsi.
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La reazione di Cattaneo
Il deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo ha detto che le dichiarazioni di Darmanin rivelano "con chiarezza quanto serva l'Europa". Inoltre ha aggiunto che "Noi abbiamo sempre pensato che la soluzione sia più Europa politica, altri invece hanno immaginato che la soluzione fosse chiudersi negli egoismi e nel sovranismo locale".
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Francesco Silvestri del M5s: "Meloni deve seguire quanto fatto da Conte"
Sulla vicenda si è espresso anche il deputato Francesco Silvestri del M5s. Silvestri che ha ribadito che Meloni continua a non capire che "per ottenere risultati in Europa deve seguire quanto fatto dal presidente Conte, deve, cioè, avere la forza delle argomentazioni per portare risultati al nostro paese". Silvestri ha anche aggiunto: "A noi non interessano i suoi litigi, interessano i risultati, e finora non ce ne sono". Spazio anche per un intervento sulla decisione di Tajani: "I risultati agli italiani non si portano rompendo i rapporti e le sinergie. Contesto il metodo della Meloni che, dall'inizio del suo percorso europeo, continua non solo a non ottenere risultati in Europa ma anche a rompere quei rapporti che le permetterebbero di averli. Io non ho mai difeso governi esteri contro il mio paese, ma attacco il governo del mio paese se non sa come portare risultati a casa".
Salvini controbatte a Darmanin: "Nessuna lezione da chi respinge"
Anche Salvini risponde al ministro degli Esteri, Darmanin.
Sono orgoglioso di essere amico di Marine Le Pen e di essere al governo con Giorgia Meloni, e non accetto lezioni sull’immigrazione da chi respinge in Italia donne, bambini e uomini, continuando invece ad ospitare assassini e terroristi che in Italia dovrebbero tornare.
Carlo Fidanza (FdI): "Da Parigi parole gravi ed offensive"
Il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, si è espresso sulle parole di Darmanin definendole offensive nel corso di un'intervista a SkyTg24
Per quanto riguarda l’immigrazione, la Francia non è propriamente un grande esempio in tema di immigrazione: basti pensare a banlieu di Parigi e a cosa producono in termini di mancata integrazione delle seconde, terze e quarte generazioni. Qualcuno, infatti, è caduto nella morsa del terrorismo con un tributo di sangue che la Francia, Parigi e gli europei hanno pagato negli ultimi anni. Pensano di poter rispondere al problema immigrazione mettendo 150 agenti in più alla frontiera di Ventimiglia, senza probabilmente tener conto del fatto che noi, invece, dobbiamo gestire migliaia di arrivi con i barconi nel Mediterraneo. Credo che in Francia si debbano abituare che c’è un’Italia nuova che vuole ragionare da pari a pari con tutti i partner europei a cominciare dalla Francia. Il Governo Meloni difende gli interessi degli italiani: diamo rispetto e chiediamo rispetto
Il commento del ministro Crosetto
Sulla questione si è espresso anche il ministro della Difesa Guido Crosetto in una nota.
Questa strana e incomprensibile attitudine di alcuni esponenti di governi europei di cercare di interferire nella vita pubblica italiana oggi ha superato il livello di guardia. Il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin dovrebbe presentare scuse formali al nostro governo e al presidente Meloni. La verità è che di tutto abbiamo bisogno in questo momento tranne che di ulteriori divisioni. Non occorre un genio per capire che incrinare i rapporti tra Paesi fondatori della Ue non può che indebolire ognuno di noi. Gli enormi flussi migratori cui assistiamo oggi sono purtroppo frutto dei troppi errori compiuti per decenni in Africa da molte nazioni. Sarebbe meglio riflettere su queste scelte sbagliate ed evitare di farne di nuove piuttosto che cercare la polemica a tutti i costi, magari per fini politici interni. Molti parlano dell’importanza del trattato del Quirinale, ma per essere conseguenti bisognerebbe rispettarlo e attuarlo e non ferirlo con uscite fuori misura. Come Italia, abbiamo proposto un nuovo piano Mattei per l’Africa e lo abbiamo messo a disposizione di tutti i Paesi della Ue. Vorremmo parlare anche con la Francia di come risolvere i problemi dell’immigrazione in modo serio e comune, non litigare in pubblico per ottenere un titolo di giornale o un voto in più
Tajani ritorna sulle parole Darmanin
Tajani ha ribadito il suo pensiero sui fatti di stamattina al Tg4 ed ha parlato dell'attuale crisi migratoria che vive il nostro Paese.
Sono amico della Francia, amo la Francia, ma sono italiano e non posso accettare che un ministro offenda l'Italia. Ancora più grave che si dica che l'Italia non sia in grado di affrontare la situazione. E' un attacco non solo al governo, ma all'Italia. La Francia è libera di fare ciò che ritiene all'interno dei propri confini, ma esiste una politica migratoria europea. Il fenomeno migratorio non riguarda solo Italia o Grecia, insistiamo da mesi dicendo che serve una forte azione europea. Serve un piano Marshall, serve che l'Europa si mobiliti per affrontare la situazione. Per risolvere la questione migratoria la scelta non può che essere quella di accordi con i paesi da cui partono i migranti. Stiamo lavorando alacremente con la Libia, abbiamo parlato con il generale Haftar. Il governo sta facendo tutto il possibile con grande impegno e sta affrontando la questione con tutti i Paesi di provenienza, come anche la Tunisia. Ma non basta l'Italia....
Ronzulli (FI): "Attacco gratuito e violento"
Licia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia, parla di un attacco "gratuito e violento" contro l'Italia.
Nel momento in cui il nostro Paese viene attaccato così gratuitamente, inaspettatamente e violentemente, quando tra l’altro era previsto un incontro tra il ministro Tajani e l’omologo francese, il Pd ha perso l’occasione di difendere l’Italia tout court. Il ‘colpo alla botte’ dato dall’onorevole Provenzano contro il governo poteva essere evitato, perché indipendentemente dalla legittima differenza di idee, quando un ministro straniero attacca l’Italia, l’Italia va difesa. Possono piacere o meno le politiche sull’immigrazione del centrodestra, ma all’esterno l’Italia va sempre difesa in modo compatto, altrimenti sembriamo fragili. Ricordo che questo governo non è stato scelto ‘dagli amici della Le Pen’, come ha sostenuto Darmanin, ma dagli italiani. Ed è a loro che il ministro francese ha mancato di rispetto. Dovrebbe chiedere scusa. Il ministro Tajani ha fatto benissimo a non andare in Francia,