Intervenendo all'iniziativa organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Bologna, Maurizio Landini ha parlato del taglio al cuneo fiscale e di altre questioni relative al dl Lavoro del governo Meloni. Il segretario generale della Cgil ha parlato ai microfoni di Sky durante la manifestazione di protesta contro le misure dell'esecutivo sul lavoro.
A proposito del taglio del cuneo fiscale, renderlo strutturale "significa un costo di oltre 10 miliardi e quindi il governo questo impegno non se l'è assolutamente preso". Per il momento la misura copre solo sei mesi: un provvedimento che, secondo Landini, appare "insufficiente", vista anche "un'inflazione che viaggia a due cifre".
Il leader Cgil ribadisce come il sindacato avesse chiesto di "rilanciare le detrazioni", meccanismo che ha un costo di quasi 2 miliardi, del quale a Palazzo Chigi "non ne vogliono parlare". Una chiosa anche sul tema del rinnovo dei contratti, una spada di Damocle sulla testa di "milioni di lavoratori" italiani. Landini ricorda anche come il governo "per i lavoratori pubblici non ha messo un euro nel Def". Tutte criticità che aprono ad uno sciopero generale? "Intanto andiamo in piazza", dice Landini, "poi non escludiamo nulla".
Massiccia la presenza al corteo: in piazza XX Settembre si sono date appuntamento più di 30mila persone. La manifestazione è partita alle 9:30, destinazione piazza Maggiore. Presente, tra gli altri, anche la segretaria del Pd Elly Schlein.
Il j'accuse di Landini prosegue concentrandosi sul Def, in cui da Palazzo Chigi si "taglia la Sanità pubblica". Nel mirino anche la flat tax, la cui introduzione agevola "solo i redditi più alti", e la riforma fiscale, "che aiuta la rendita finanziaria".
Spinoso e annoso anche il tema pensioni, di cui il governo, secondo Landini, "non parla". Un insieme di scelte, quelle dell'esecutivo, che per il segretario della Cgil rischiano di essere "uno specchietto per le allodole". Per combattere la precarietà non basteranno neanche "i 50 euro lordi in più per 6 mesi", che "non cambiano il quadro".
Maurizio Landini è poi salito sul palco teatro della manifestazione. Con lui i segretari generali di Cisl e Uil, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Di seguito alcuni estratti del suo discorso.
Le politiche che sta facendo il governo "non hanno il consenso del Paese e c'è bisogno di cambiare musica".