"Enormi perdite" tra le fila russe nell'ambito della controffensiva ucraina a Bakhmut, uno degli epicentri della guerra. Lo assicura lo stesso esercito ucraino, nelle parole di Andriy Biletsky, capo della terza brigata d'assalto di Kiev.
In un video condiviso su Telegram, Biletsky ha svelato che "le unità della 72esima brigata della Federazione Russa sono state sconfitte". Ha poi aggiunto come "la sesta e l'ottava compagnia di divisione" siano state "completamente distrutte" insieme a un numero significativo di veicoli corazzati da combattimento. Il militare ha anche parlato di un "numero significativo di prigionieri" frutto dell'azione offensiva, che ha "liberato completamente" un'area larga 3 chilometri e profonda 2,6 chilometri dalle forze russe.
A fare eco alle parole di Biletsky ci ha pensato Serhii Cherevatyi, portavoce delle forze armate ucraine. Seppure la battaglia sia "ancora in corso", secondo la testimonianza di Cherevatyi "il nemico sta subendo enormi perdite in quest'area". Il bilancio garantito dal portavoce è di 203 vittime e 216 feriti nell'esercito russo.
Sulla controffensiva ucraina e su altre tematiche è intervenuto il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba. Secondo lui quello di Bakhmut non andrebbe considerato come l'ultimo contrattacco: potrà esserlo se "riusciremo a liberare i nostri territori". Se questo non dovesse andare a buon fine, "significa che dobbiamo prepararci per la prossima controffensiva".
Kuleba si è poi concentrato sulle parole di Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, che aveva chiesto l'eliminazione fisica di Volodymyr Zelensky.
In un'intervista al tabloid tedesco Bild, Kuleba è tornato anche sull'eventualità di scendere a pazzi con Mosca.
Presunta disinformazione da parte della Russia sulla morte dei comandanti delle Forze armate ucraine. È la denuncia del ministero della Difesa ucraino, a proposito delle informazioni diffuse da Mosca nelle ultime settimane. Per rafforzare la sua tesi, il viceministro della Difesa ucraino Anna Malyar cita le affermazioni di Yevgeny Prigozhin, capo della Wagner, che aveva esultato per la distruzione di un veicolo blindato con a bordo il maggiore generale Igor Tantsyura, comandante delle Forza di difesa territoriale. Informazione che si era poi rivelata falsa.
La disinformazione da parte delle forze russe riguarderebbe anche la carenza di munizioni, questione aspramente denunciata dallo stesso Prigozhin nei giorni scorsi. Ne è convinto il portavoce delle forze armate ucraine, che parla di "un totale di 524 attacchi" lanciati su Bakhmut nell'ultimo giorno.