Silvio Berlusconi parla oggi ai microfoni di Quotidiano Nazionale in una nuova intervista che ruota soprattutto attorno al suo rinnovato ruolo di capo politico a seguito della lunga degenza al San Raffaele.
Il Cavaliere comincia immediatamente rassicurando gli elettori sul suo stato di salute:
Sto meglio. Il recupero procede. Sto impegnandomi per recuperare le forze. Ci vuole tempo ma ogni giorno miglioro. Se qualcuno mi ha dato per spacciato, si è decisamente sbagliato ed anzi come è noto questi infortuni allungano la vita. Io non mi sono mai sentito finito, ho sempre avuto fiducia nell’aiuto del Cielo e nella professionalità dei medici e del personale sanitario del San Raffaele. A loro sono molto grato, nonostante abbiano tentato – inutilmente – di impedirmi di lavorare per le elezioni amministrative.
Il fondatore di Forza Italia coglie dunque l'occasione per ribadire il suo impegno politico, rimasto solido nonostante la malattia. Un impegno quello odierno che prosegue la fulgida carriera politica di Silvio Berlusconi, arrivato alla ribalta nel 1994 e da quel momento mai uscito dai riflettori dell'elettorato. Il Cavaliere guarda con orgoglio il suo passato politico e dice di non «rimpiangere niente di niente»:
Sono orgoglioso di quello che ho fatto nella vita, ho costruito quartieri modello, città giardino all’avanguardia, in anticipo sui tempi e che sono tuttora studiate da architetti e urbanisti di tutto il mondo, ho regalato agli italiani il pluralismo televisivo con un’offerta gratuita di programmi giornalistici e di intrattenimento di qualità, ho vinto nel calcio quello che nessun altro Presidente di Club ha mai vinto al mondo, ho dato una casa politica ai liberali, ai cristiani, ai garantisti, agli europeisti, agli atlantisti che l’avevano persa dopo gli anni bui di tangentopoli.
«Ho avuto l’onore di guidare il mio Paese, il Paese che amo» conclude l'ex premier dopo questa prima serie di domande dell'intervistatore, per poi rivolgere un ringraziamento e un pensiero alla sua famiglia, specie alla moglie Marta Fassina, che non lo ha mai abbandonato dall'inizio della degenza.
Nuova intervista a Berlusconi, nuove prospettive politiche: Mi sono occupato del rinnovamento del partito dall'ospedale"
Una buona fetta dell'intervista ha avuto come tema Forza Italia, l'amato partito di Silvio Berlusconi, a cui il Cavaliere dice di aver dedicato molto impegno anche dall'ospedale. Quando è stato ricoverato, infatti, FI era appena entrato in un periodo di rinnovamento importante, rinnovamento che non poteva arrestarsi a causa della malattia del suo primo fautore:
L’opera di rinnovamento non si è affatto interrotta. Ho continuato a occuparmene dall’ospedale. Forza Italia si rinnova sempre, dal 1994 a oggi, senza rottamare nessuno. Continueremo a farlo, per preparare le elezioni europee e dar vita a una presenza capillare, con un portabandiera in ogni comune italiano.
Poi, l'ex premier passa a parlare dei rapporti con l'attuale Governo. Berlusconi descrive come amicale la relazione con Giorgia Meloni e Matteo Salvini, sentiti anche loro molto vicini durante la malattia. Oltre a ciò, il leader di Forza Italia afferma una completa condivisone di intenti tra i partiti della maggioranza:
Giorgia è sempre in contatto con me. Ovviamente ci sentiamo spesso per ragionare insieme sulle scelte da compiere, che poi sono sempre pienamente condivise.
Intervista a Berlusconi: "Rapidità in Emilia, elezione diretta del Presidente e invito ad andare a votare nelle amministrative"
Berlusconi si è poi rivolto a temi di attualità politica e non, citando l'emergenza in Emilia Romagna, gli obietti di Forza Italia e i risultati attesi ai ballottaggi delle amministrative.
Andando con ordine. Il Cavaliere si dice molto soddisfatto di quanto il Governo ha fatto in Emilia, agendo tempestivamente e essendo vicino ai cittadini colpiti dall'alluvione. Alla mente riaffiora il terremoto dell'Aquila che lui, da premier in carica, aveva dovuto gestire:
Per ora mi sembra che il governo sia intervenuto con assoluta rapidità e con adeguate risorse. Ora l’importante è che la burocrazia non rallenti la fase della ricostruzione. Bisogna concentrarci su questo. Lo meritano le popolazioni della Romagna e dell’Emilia che di fronte alla catastrofe hanno dimostrato grande senso civico e voglia immediata di ripartire. E mi dicono che le spiagge sono già pronte ad accogliere i turisti.
Poi Berlusconi spende qualche parola su un obiettivo storico di Forza Italia, ossia l'elezione diretta del Presidente della Repubblica:
L’elezione diretta del Presidente è una nostra battaglia storica, l’ho proposta fin dal 1995, ma siamo disposti ad accettare la formula che raccoglie più consensi, a patto che sia salvaguardato un principio: quello che siano i cittadini a scegliere chi deve guidare l’esecutivo
L'intervista si conclude con qualche domanda a proposito dei ballottaggi delle amministrative di domenica. L'ex premier si dice fiducioso che, se gli elettori andranno a votare, il modello del buongoverno del centro-destra avrà la meglio. E sul calo dell'affluenza alle urne aggiunge:
Dico che in una democrazia il voto non è soltanto un diritto, è anche e soprattutto un dovere perché se non si va a votare si mette a rischio la democrazia. Quindi, lo voglio ripetere, andate tutti a votare e, naturalmente, votate per noi, per Forza Italia.