Emilia-Romagna, un'oasi di verde, campi agricoli, città d'arte. Ieri. Oggi invece è praticamente una distesa di fango, molte città e paesini sono sprofondati sotto le tremende piogge che hanno allegato tutto, devastando anche ettari ed ettari di frutteti e campi coltivati. Ora che il 'peggio' è passato, i romagnoli devono fare i conti con i rimasugli dell'alluvione: il fango essiccato rischia di soffocare il terreno. E la Coldiretti lancia l'allarme.
La crosta, formata da limo e sabbia, che si è creata sulle distese romagnole rischia seriamente di rendere impossibili gli scambi gassosi fondamentali per le radici delle piante. Dopo freddo, siccità, alluvioni, ora arriva il caldo che, invece far evaporare l'acqua, rischia di trasformare le enormi pozze in masse di fango.
La Coldiretti quindi lancia "l'allarme fertilità su oltre 100mila ettari" coltivati dell'Emilia-Romagna. L'Associazione sottolinea:
Bisogna quindi rimuovere lo strato superficiale per far arieggiare la terra, così da evitare che le piante - superstiti - si danneggino ulteriormente. Un'operazione complicata, che i soli agricoltori non possono eseguire perché hanno i mezzi meccanici inservibili e le strade sono interrotte. Senza evidenziare come questi interventi, che dovrebbero essere rapida, sono anche "costosi", informa la Coldiretti.
I danni sono ancora non quantificabili del tutto. Ma basta pensare che la Regione genera "una produzione lorda vendibile di circa 1,5 miliardi" di euro. Bisogna calcolare anche i costi per tutti gli impianti e i mezzi agricoli andati distrutti o danneggiati gravemente; la bonifica dei terreni e il ripristino delle strade che collegano le aziende agricole fra di loro o le aziende con i centri abitati. L'Associazione aggiunge anche che:
Ma a preoccupare non è solo la situazione degli agricoltori. Anche gli allevatori hanno subito gravi danni, tra bestiame morto e strutture danneggiate. Agli animali "va garantita acqua e alimentazione ma anche la quotidiana mungitura del latte e il suo trasporto". La Coldiretti conclude: