Paolo Bonolis sta per dire addio alla tv. Il conduttore ha confermato la sua intenzione di lasciare il lavoro durante il Festival della televisione di Dogliani. Ospite dell’undicesima edizione dell’evento, Bonolis ha fatto un bilancio della sua carriera, ripercorrendone i momenti più significativi.
Ospite del Festival della televisione di Dogliani, Paolo Bonolis ha colto tutti di sorpresa confessando di voler dire addio alla tv molto presto. Il conduttore romano aveva spesso dichiarato la sua intenzione di voler lasciare il lavoro ma in molti speravano che questo momento arrivasse il più tardi possibile. Nessuno, infatti, immaginava, che la carriera televisiva del conduttore, autore e produttore fosse ormai giunta al termine.
Durante l’ospitata al Festival della tv di Dogliani, Paolo Bonolis si è raccontato apertamente, ripercorrendo i vari momenti della sua carriera e ammettendo di essere ormai arrivato alle battute finali. Come Bonolis stesso ha dichiarato, il conduttore di "Avanti un altro!" ha altri progetti per il suo futuro che lo vedono lontano dal piccolo schermo. Dopo 44 anni sotto i riflettori, a poche settimane dalla partenza della nuova edizione di Ciao Darwin, il conduttore ha stupito il pubblico affermando:
"È un lavoro a cui mi sono dedicato per 44 anni: sento che nell’ultimo scampolo della mia vita voglio concentrarmi su altro. Starò in video ancora per poco".
Poi, il conduttore, facendo riferimento al suo ricordo più brutto nella sua esperienza televisiva, ha ironicamente dichiarato:
Un ricordo per me drammatico è che ho un altro anno di contratto.
Le intenzioni di Paolo Bonolis, dunque, sono abbastanza chiare. Di certo, l’addio del conduttore al piccolo schermo non sarà imminente ma, pare che potrebbe arrivare prima di quanto ci si aspettasse:
Mi diverto a fare quello che faccio, penso di lavorare ancora per poco tempo. Voglio dedicarmi alla mia vita, non ho bisogno di stare per forza in televisione.
Infine, Bonolis ha concluso con una riflessione molto approfondita, aggiungendo:
Non ho mai avuto paura di fare quello che volevo in televisione. Non bisogna pensare a quello che la gente vuole vedere, bisogna partire da quello che si vuole raccontare. Di sicuro è qualcosa di nuovo, perché siamo tutti pezzi unici: se camminiamo sui sentieri degli altri, diventiamo automi. Ognuno di noi è un pezzo irripetibile, dobbiamo avere il coraggio di raccontare quello che siamo, anche in tv. Io l’ho fatto: a volte è piaciuto, a volte è piaciuto di più, raramente è piaciuto meno.
Nel corso del suo intervento al Festival della tv di Dogliani, Paolo Bonolis ha ripercorso le tappe più importanti della sua lunga carriera, ricordando anche Corrado e Raimondo Vianello. Ecco cosa ha raccontato: "Ho cominciato facendo tv per i bambini, poi per i ragazzi, poi per gli adulti: mi manca ‘Frontiere dello spirito’ e ho chiuso il ciclo perfettamente".
Poi, Paolo Bonolis ha continuato, ricordando il primo incontro con Vianello:
Sentivo per radio la Corrida quando andavo a Ostia con mamma e papà. Vianello lo incontrai la prima volta una sera ai Telegatti. Ero andato in bagno, facevo pipì all’orinatoio quando mi venne vicino lui, a fare la stessa cosa. Mi guardò e mi disse: ‘Oooh, Bonolis, che piacere… ma adesso non sarà il caso di stringerci la mano’".
Infine, il conduttore romano, da sempre apprezzato per il suo modo sarcastico e pungente, ha concluso con queste parole: "Mi piace che la gente che guarda quello che faccio lo viva come un’oasi di serenità. Amo far ridere e rendermi conto che la realtà la prendiamo troppo seriamente. L’ironia è un antibiotico all’esistenza formidabile: smussa gli angoli dei problemi".