È terminato l'incontro in programma tra il presidente della Tunisia Kais Saied e la premier italiana Giorgia Meloni, in visita oggi nel Paese nordafricano. La presidente del Consiglio era giunta a Tunisi in mattinata, per una visita lampo legata a doppio filo ai flussi migratori nel Mediterraneo. Fin dal suo arrivo in aeroporto, Meloni ha avuto un primo scambio di battute con la premier Najla Bouden Ramadan.
Il presidente della Repubblica tunisino, parlando con entusiasmo della leader italiana, dice di considerarla "una donna che dice a voce alta ciò che altri pensano in silenzio".
Una chiacchierata durata quasi due ore, secondo fonti di Palazzo Chigi, che lascia presagire buone sensazioni sui rapporti tra i due Paesi. Nella cornice di una delle terrazze del palazzo presidenziale di Cartagine, terminati i colloqui istituzionali, Meloni e Saied hanno preso un caffè insieme.
Tra i temi al centro del summit, come accennato, spicca la questione dei flussi migratori nel Mediterraneo, al quale i due Paesi cercano di porre un limite. A tal proposito, Meloni ha parlato di un incontro "lungo e proficuo" sul tema. La premier, preoccupata dai flussi di persone dalla Tunisia previsti nei prossimi mesi, ha definito "indispensabile" la collaborazione col Paese nordafricano.
Sul tavolo anche la grave emergenza economica e sociale della Tunisia, per la quale Meloni auspica l'intervento dell'Unione Europea.
A tal proposito, la presidente del Consiglio ha annunciato la propria disponibilità al presidente Saied "a tornare presto qui in Tunisia anche insieme alla presidente Ursula von der Leyen", allo scopo di "accelerare l'attuazione di questo pacchetto dell'Ue".