Nuovo sviluppo nella vicenda relativa all'eredità della famiglia Agnelli: il Tribunale di Torino ha sospeso il procedimento relativo all'azione legale intentata da Margherita Agnelli, unica figlia in vita dell'Avvocato Gianni Agnelli e di Marella Caracciolo Agnelli. I giudici hanno agito accogliendo la richiesta degli avvocati della controparte, ossia i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, figli di Margherita. Il prossimo passo sarà dunque quello di attendere la definizione di due cause in corso in Svizzera.
La disputa tra Margherita Agnelli e i tre figli avuti dal suo primo matrimonio, quello con Alain Elkann, è legata all'eredità dell'imprenditore torinese, deceduto nel 2003. Sotto la lente d'ingrandimento anche gli accordi risalenti al 2004 con Marella Caracciolo, madre di Margherita, in relazione all'eredità di quest'ultima.
La richiesta di Margherita Agnelli ai giudici italiani è quella di ottenere un'invalidazione dell'accordo transattivo a proposito dell'eredità di suo padre, oltre alla rinuncia a pretese riguardo quella della madre.
Le due cause in Svizzera, contemporanee al processo di Torino, sono relative rispettivamente alla validità degli accordi del 2004 e alla validità dei testamenti di Marella Caracciolo Agnelli. In considerazione di queste due cause, i giudici piemontesi hanno deciso di sospendere il procedimento in attesa della risoluzione delle stesse. Una volta ottenute le sentenze svizzere, queste potranno essere riconosciute ed entrare a far parte del procedimento italiano. Il Tribunale di Torino attenderà dunque l'esito di quello elvetico prima di pronunciarsi.
I tre fratelli Elkann sono assistiti dagli avvocati Eugenio Barcellona e Carlo Re, dello studio legale Pedersoli. L'anno dopo la morte di Gianni Agnelli, la figlia Margherita rinunciò all'eredità in cambio di 1,2 miliardi di euro. Fu così che la vedova dell'Avvocato nominò come unici eredi i nipoti John, Lapo e Ginevra, figli di Margherita. Nel mirino di quest'ultima c'è ora la validità dei testamenti.